Di seguito il racconto dei nostri amici motociclisti che, percorrendo 225 km, sono andati alla scoperta dei paesaggi lecchesi e comaschi. A partecipare Edoardo, Paolino, Giorgio e Sergio.

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In collaborazione con la Ceriani Moto Suzuki di Castellanza si và alla scoperta di vecchi Borghi in quel ramo del Lago di Como tanto caro al Manzoni, passiamo Lecco con il Resegone e la Grigna che le fanno da cornice per arrivare a Varenna prima tappa del nostro giro. Città lacustre conosciuta per la sua posizione sul lago di Como, anche per la festa che si celebra in giugno quando il lago viene illuminato da migliaia di lumini galleggianti sull’acqua. Si inizia a salire per raggiungere la nostra meta; passiamo Perledo, altro Borgo interessante, per raggiungere Esino Lario che con i suoi 900 mt di altitudine è un balcone che domina il lago sottostante. Borgo già conosciuto ai tempi dei Longobardi, come testimoniano gli importanti ritrovamenti li scoperti.

Il Borgo ha conosciuto anche il dominio  Francese e poi Austriaco. Esino viene anche coinvolto nelle due guerre mondiali, nella prima ci furono 23 caduti di cui 7 decorati di medaglia d’Argento e 3 di Bronzo, un triste primato per un piccolo Borgo, nella seconda 6 i caduti saliamo al passo Mudrogno, una sosta rinfrescante, si scende a Bellano su una strada che domina tutto il Lago sottostante raggiungendo nuovamente Varenna per imbarcarci sul Battello che ci porta a Menaggio. 

Menaggio una delle perle turistiche del lago di Como è piena di storia, merita una visita, da non perdere sono le trincee della prima guerra mondiale volute dal Gen. Cadorna e ristrutturate recentemente dalla Associazione locale degli Alpini, ricordo che nella seconda guerra Mondiale Menaggio diede rifugio a migliaia di sfollati. Costeggiamo la bellissima strada direzione Como arrivati a Mulino di Mezzedra, un cartello ci incuriosisce, cartello storico, lo seguiamo, arriviamo al cancello di una villa dove delle foto e una croce ricordano dove finirono i loro giorni Benito Mussolini e Claretta Petacci, foto di rito e poi via per Legnano. 

 Edoardo, Paolino, Giorgio e Sergio