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La Caritas di Borsano apre le porte ai profughi

L'ente parrocchiale gestirà un appartamento dedicato all'accoglienza...

La Caritas parrocchiale di Borsano (con un comunicato divulgato oggi mercoledì 11 maggio) ha annunciato di essere pronta ad accogliere i profughi.

La San Paolo di Borsano Società Cooperativa ha messo a disposizione un appartamento “in comodato gratuito” che verrà gestito dalla Caritas locale. L'iniziativa sarà annunciata a tutta la comunità, sabato 14 maggio, durante la messa prefestiva, in occasione della Festa delle Genti.

Di seguito pubblichiamo integralmente il comunicato


A seguito dell’appello di Papa Francesco e dell’Arcivescovo Angelo Scola dello scorso settembre, la nostra Caritas parrocchiale si è subito mobilitata per valutare la possibilità di rispondere con concretezza all’invito.

Il primo passo è stato documentarsi su come fare e cosa comporta ospitare una famiglia di profughi. Ci siamo informati presso la Caritas diocesana, che ha spiegato nel dettaglio in cosa consiste questa accoglienza.

– Alle parrocchie viene chiesto di mettere a disposizione degli spazi, un appartamento in cui ospitare dei profughi.

– Il piano diocesano prevede che l’ immobile parrocchiale sia ceduto in comodato gratuito alle cooperative di Caritas Ambrosiana, che provvederanno al rimborso delle utenze documentate (luce, gas, ecc). Saranno poi le cooperative stesse – in funzione delle convenzioni stipulate con le Prefetture competenti per territorio – ad assolvere agli aspetti amministrativi e burocratici previsti dai protocolli con le Prefetture: la rendicontazione delle presenze quotidiane, l’orientamento giuridico legale, la fornitura di vitto e vestiario, l’insegnamento della lingua italiana, l’avvio di percorsi di inserimento.

– Le parrocchie avranno il compito di coinvolge la comunità parrocchiale in alcune attività di volontariato a favore degli ospiti, così da creare un clima di amicizia e di dialogo.

– Gli ospiti saranno migranti richiedenti asilo che, secondo le leggi dello Stato italiano, hanno il diritto di soggiornare nel nostro Paese fino a quando la loro richiesta di protezione non viene esaminata. Le persone saranno scelte fra i presenti nei centri di accoglienza, che hanno un percorso regolare di inserimento. 

– I progetti di accoglienza dureranno 24 mesi, salvo la possibilità di una proroga in caso di volontà concorde da ambo le parti o di interrompere prima del termine l’esperienza per sopraggiunte necessità.

– La proposta dell’accoglienza diffusa nelle varie parrocchie consente una distribuzione dei profughi in piccoli gruppi per avere un minor impatto e favorirne l’inserimento.

A questo punto tocca a noi. Dal dibattito con i componenti il Consiglio Pastorale Parrocchiale erano emersi molti dubbi e molte perplessità. Il primo riguardava la sicurezza, la paura per l’ignoto, il diverso, lo straniero, quasi certamente non sono persone cristiane. Sono comunque PERSONE costrette a scappare dal proprio paese di origine, a lasciare tutto, la propria quotidianità, le proprie cose e le proprie case. Sono "uomini, donne e bambini che fuggono dalla morte per la guerra e per la fame e sono in cammino verso una speranza di vita" (Papa Francesco).

Un’altra esitazione era data dal trovare un appartamento da destinare alla loro accoglienza. In parrocchia abbiamo molti spazi, tuttavia non adatti per questo progetto. Senza perderci d’animo, nonostante le difficoltà, lasciandoci guidare dalle parole di Gesù "…chi accoglie anche uno solo di questi piccoli accoglie me…", dopo vari incontri, siamo riusciti a trovare una sistemazione in collaborazione con la San Paolo di Borsano Società Cooperativa che ha messo a disposizione un appartamento “in comodato gratuito”, quindi senza pagare affitto, per l’accoglienza diffusa di cittadini stranieri richiedenti asilo.

Ora che “la prima pietra è stata posta”, il nostro obiettivo è quello di coinvolgere tutta la comunità nell’accoglienza tenendo sempre presente che la maggior parte dipende dalla nostra disponibilità e capacità di amare, un compito perfetto da portare a termine nell’ Anno Santo della Misericordia.

Caritas parrocchiale di Borsano

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Maggio 2016
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