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Ferrovia: per altri 5 anni pendolari sulle carrozze Trenord

Legambiente insorge: "In barba alle normative internazionali e al'Antitrust, Trenord si è assicurata la gestione senza confrontarsi con nessun'altra azienda...

(agiellenews.it) – "Alla fine dell'anno scadrà il contratto stipulato dalla Regione Lombardia e da Trenord srl. Il trasporto su rotaia operato da Trenord non cesserà perché a inizio di quest’anno una delibera ha affidato direttamente senza gara il servizio alla stessa società anche per il periodo 2015 – 2020". Così una nota di Legambiente fa il punto sul movimento ferroviaro che interessa direttamente i pendolari legnanesi.

"Dal 1° gennaio quindi il contratto verrà automaticamente rinnovato per altri cinque anni. E' un grave errore che peggiorerà la gestione di Trenord. In barba alla normativa europea e nazionale e alle indicazioni dell'Antitrust  Trenord si è assicurata la gestione del servizio senza confrontarsi con nessuna altra azienda. L'azienda regionale si è così garantita 700 milioni l'anno tra contributi pubblici,quasi 400 milioni, e ricavi tariffari, altri 300 milioni. Nonos tante ciò sono pessimi i servizi  resi ai pendolari. Con questi presupposti "garantisti" il collasso gestionale e' destinato a peggiorare. Nelle altre regioni italiane stanno partendo le gare, in Europa sono già realizzate da oltre un decennio ed hanno migliorato e potenziato  il trasporto ferroviario facendo crescere l'utenza".

"Chiediamo un intervento del Ministri dei Trasporti Maurizio Lupi per correggere questo abuso amministrativo – conclude Legambiente -. La regione  Lombardia vuole restare il fanalino di coda perché antepone alla qualità del servizio ed ai risultati aziendali il proprio tornaconto di consenso e potere gestionale.La Regione inoltre e' in grave conflitto d’interesse in quanto fa da arbitro e da giocatore con Trenord essendo  al tempo stesso proprietaria, compratrice dei servizi con un contratto di servizio e il “programmatore” dei servizi. Emerge con evidenza che Trenord, nata dalla fusione di FNM e FS più che economie di scala ha prodotto diseconomie di scala e che la concentrazione monopolistica tra le due aziende ha peggiorato i servizi anziché migliorarli tant'è vero che per mantenere la gestione dei servizi c'è voluto un provvedimento regionale anticoncorrenziale".

Redazione
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Pubblicato il 26 Dicembre 2014
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