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Rho saluta il Giubileo: chiusa la porta Santa

Monsignor Citterio ha officiato la Santa Messa ospitata dal santuario dell'Addolorata...

Rho si è congedata dal Giubileo straordinario della Misericordia indetto da papa Francesco. Tantissimi fedeli provenienti da tutti i Comuni del Rhodense hanno infatti assistito alla chiusura della porta Santa del santuario dell'Addolorata di corso Europa che ha preceduto la Santa Messa celebrata da monsignor Gian Paolo Citterio, vicario episcopale della zona IV, nel tardo pomeriggio di sabato 12 novembre.

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Don Citterio, durante la funzione religiosa animata dai cantori di diversi cori rhodensi, è stato affiancato da tanti altri sacerdoti provenienti dalle parrocchie del Rhodense e del Bollatese, e non ha mancato di sottolineare la grande importanza di un simile momento per tutti i fedeli. "La chiusura della porta Santa del nostro santuario è un momento emozionante per tutti noi, che siamo in tanti a ringraziare il Signore. Tutti noi abbiamo attraversato la porta Santa per l'ultima volta abbracciati dalla misericordia del Padre che ha portato ai piedi di Maria Addolorata moltissimi pellegrini" ha sottolineato monsignor Citterio.

Il vicario episcopale, durante l'omelia che ha seguito la lettura di un passo del Vangelo, ha poi spiegato ai tanti fedeli i dettami di papa Francesco. "Il pontefice ci ha indicato il perché della Grazia. È bello pensare a questo momento in cui siamo radunati intorno a Gesù che ci ha chiamati a lui come discepoli. Con lui possiamo affrontare tutte le sfide del mondo. La Chiesa ha bisogno di momenti come questi per offrire un contributo peculiare rendendo dei segni la vicinanza di Dio, facendoci così diventare testimoni convinti ed efficaci. La presenza di Dio nelle nostre vite è un tocco soave, sopratutto nei momenti di maggiore bisogno. Tutti noi siamo guardati e amati dal suo sguardo misericordioso e siamo guidati verso un cammino di conversione: la Chiesa deve perdonare i suoi figli per far sì che essi perdonino i loro fratelli. Dobbiamo lasciare risplendere la misericordia in noi per non diventare schiavi dei nostri schemi. L'unico fuoco che genera il cambiamento e la conversione è quello di Gesù. Il suo amore è salvezza ed è necessario riconoscerci come peccatori per far sì che la sua misericordia alberghi in noi" ha commentato don Citterio.

Il vicario episcopale ha poi concluso la sua profonda omelia parlando della chiusura del Giubileo: "Ci sono porte che attraversiamo ogni giorno e che ci fanno entrare nella cronaca o nella storia, senza però essere eterne. Solo quella di Gesù rimarrà aperta per sempre".

Redazione
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Pubblicato il 12 Novembre 2016
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