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Violenza sessuale di gruppo: minorenni in carcere

Protagonisti della violenza nei confronti di una educatrice quattro ragazzi tra i 14 e i 17 anni - Due in carcere e due in comunità...

Nell’ambito di un’attività di indagine condotta dal Commissariato di Busto Arsizio, nella giornata di ieri è stata data esecuzione a quattro ordinanze di misura cautelare della custodia in carcere e del collocamento nella Comunità di Accoglienza nei confronti di quattro minorenni resisi responsabili del reato di violenza sessuale di gruppo .

Nello specifico, l’attività d’indagine ha preso avvio nel marzo 2016 quando l’educatrice di una comunità di accoglienza per minori della provincia si è presentata negli Uffici della Polizia di Stato di via Candiani a sporgere denuncia per essere stata aggredita ed aver subito violenza sessuale da parte di quattro giovani ospiti della struttura.

Gli operatori hanno approfondito la denuncia ed anche sulla base delle immagini delle telecamere di sorveglianza poste nelle zone comuni della struttura si è potuto appurare che la vittima è stata costretta dai quattro ragazzi a subire atti sessuali.

Chi in modo più attivo chi da spettatore ed incitatore, i quattro hanno iniziato a compiere gesti a chiara valenza sessuale nei confronti della donna e l’hanno costretta a subire atti sessuali sotto la minaccia di un coltello.

La vittima, in balia del comportamento aggressivo dei giovani, ha cercato rifugio nelle altre stanze della struttura, sempre inseguita dai quattro e, oltre a proseguire nel compimento di atti sessuali a suo danno, uno di loro l’ha percossa con un bastone con la scusa di farsi riconsegnare i telefoni cellulare che durante la notte vengono custoditi in un armadietto comune.

I quattro ragazzi, tutti minorenni di età compresa tra i quattordici ed i diciassette anni, sono stati ritenuti responsabili del reato di violenza sessuale di gruppo, data la loro simultanea presenza nei luoghi e nei momenti di consumazione dei reati, agendo con violenza e spregio dell’incolumità fisica e psichica della vittima. In base al differente ruolo svolto dagli stessi nell’esecuzione del reato nei confronti di due, ritenuti maggiori artefici delle condotte delittuose ed i più violenti, è stata disposta la misura della custodia in carcere, mentre nei confronti degli altri, aventi un ruolo meno attivo e meno violento, è stato disposto il collocamento in comunità.

Gli operatori del Commissariato di Busto Arsizio, nel dare esecuzione alle misure disposte dal G.i.p. del Tribunale per i Minorenni di Milano hanno condotto i primi presso l’Istituto Penale Minorile Beccaria ed hanno collocato i secondi presso le rispettive comunità di accoglienza.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Agosto 2016
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