Un ragazzo di 21 anni di origini magrebine è morto nella notte tra mercoledì e giovedì 24 marzo, ad Abbiategrasso, dopo una violenta sparatoria. Il giovane è stato trovato ferito a terra in un parcheggio di periferia con un colpo di pistola alla schiena ed è deceduto poche ore dopo all'ospedale di Rozzano.

A un centinaio di metri da lui, l'auto abbandonata al termine di un folle inseguimento con la Polizia iniziato a Vigevano. La Bmw, fermata nella notte dalla volantesulla circonvallazione esterna,  con almeno tre persone a bordo, si sarebbe fermata all'alt per poi scappare alla richiesta dei documenti. Le due auto si sono speronate e i tre figgiaschi hanno aperto il fuoco. 

La fuga in auto con si  è conclusa ad Abbiategrasso: gli uomini a bordo sono scappati a piedi lasciando il ferito sul posto. Intervenuti gli agenti hanno chiamato il 118. Sul caso sta indagando la polizia di stato di Vigevano. 

Di seguito le considerazioni del consigliere regionale Fabrizio Cecchetti

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“Ormai anche nei territori più civili e tranquilli assistiamo a scene da far west, con malviventi stranieri a bordo di auto rubate che sparano contro la polizia, costretta a sua volta a rispondere al fuoco. Tutto ciò non è accettabile, servono pene certe per chi delinque, più sicurezza e maggiori risorse per le forze dell’ordine” E’ quanto dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) in merito alla sparatoria di ieri notte ad Abbiategrasso (Mi) che ha portato alla morte di un magrebino di 21 anni.

“Siamo vicini – continua Cecchetti – alle forze dell’ordine che ogni giorno mettono a rischio la propria vita per difendere la cittadinanza, nonostante le poche risorse a disposizione e i continui tagli sulla sicurezza voluti dal governo Renzi. Inoltre, le politiche migratorie dello stato centrale alimentano questa situazione, con migliaia di clandestini su cui il governo non ha alcun controllo che si sono dati alla delinquenza e all’illegalità. Occorre un cambio di rotta netto per evitare che episodi come quello di Abbiategrasso non si ripetano nuovamente”