Quantcast

Tosi, Fiom: “Riapriamo la trattativa”, ma Presezzi se ne va

Dopo la bocciatura dell'accordo parlano i sindacati - Alberto Presezzi: "Per noi l'operazione è chiusa"...

A 24 ore dalla bocciatura dell'intesa siglata da Fim- Cisl, Uilm e Presezzi da parte di 122 lavoratori (leggi qui) le rappresentanze sindacali decidono di chiarire le proprie posizioni nella speranza che si riapra il tavolo della trattativa scongiurando così il fallimento. 

Ma secondo indiscrezioni, Presezzi non ha nessuna intenzione di riaprire la trattativa tanto che in un'intervista rilasciata a Il Cittadino di Monza e BrianzaAlberto Presezzi ha dichiarato: «Non so cosa dire, è incredibile. Avevamo un progetto serio. Ci dispiace tantissimo, per noi la cosa è chiusa. Non hanno recepito che l’alternativa alla nostra proposta era il fallimento».

Per la storica azienda di turbine restano poche possibilità. L'unica cosa certa è l'apertura della procedura di mobilità per 351 lavoratori, avviata per legge dal commissario straordinario Andrea Lolli. Se il tavolo della trattativa con la nuova proprietà non si riaprirà i dipendenti Tosi a fine giugno, in concomitanza della conclusione dell'amministrazione straordinaria, riceveranno la comunicazione di licenziamento restando così senza lavoro. Un'altra ipotesi sarebbe che durante la procedura fallimentare il giudice decida di arrivare al termine delle commesse ancora in produzione e in seguito prepari una gara di vendita. In quest'ultimo caso però i sindacati resterebbero fuori dai giochi in quanto non verrebbe discusso l'articolo 47 del codice civile (l'articolo in questione disciplina i diritti del lavoratore in caso di trasferimento/cambiamento aziendale e contempla tutti i livelli di inquadramento e contratti nazionali).

Una situazione incerta, per alcuni fortemente influenzata dalla Fiom-Cgil, che nel tardo pomeriggio di oggi, martedì 28 aprile nella sede in via 29 Maggio, ha deciso di chiarire: «Non siamo noi ad aver respinto l'ipotesi d'accordo separato ma i lavoratori della Tosi esprimendosi attraverso il referendum. A parer nostro hanno dimostrato di non voler accettare scorciatoie e forzature. È una lezione per tutti quelli che pensano che in situazioni difficili si possano gestire trattative con il continuo ricatto della prospettiva del fallimento. Una prospettiva che va scongiurata. Ma le soluzioni vanno costruite attraverso un accordo che veda il più ampio consenso da parte di tutti i dipendenti». Con fermezza e decisione  le rappresentanze sindacali "rosse"  tra cui Mirco Rota segretario generale della Fiom Cgil Lombardia e Renato Smeraldi, segretario della Fiom Cgil sezione Legnano hanno poi ribadito: «La Fiom non si è mai alzata dal tavolo: avevamo solo chiesto di proseguire dopo un passaggio con lavoratori e invece le altre delegazioni hanno proseguito arrivando a sottoscrivere un testo di ipotesi d'accordo. Abbiamo considerato questo un grave errore da parte di tutti i soggetti coinvolti. Nel merito abbiamo letto con attenzione l'ipotesi d'accordo trovando punti che non ci convincevano come il condizionamento alla firma della quasi totalità di tutti i lavoratori alle conciliazioni individuali di rinuncia al diritto di trasferimento d'azienda, esonerando il cedente e il cessionario dalle loro responsabilità solidali».

«Vogliamo pensare che Presezzi abbia ancora interesse sulla Tosi – ha concluso la Fiom – Noi ci siamo. E a seguito della scelta fatta dai lavoratori riteniamo utile per tutti tornare a riflettere e confrontarsi evitando scorciatoie controproducenti...»

E' preoccupato Ermanno Cova segretario provinciale della FIM Cisl, che ha commentato: «La Cisl rispetta la scelta dei lavoratori e ringrazia tutti coloro i quali hanno risposto fiducia nella proposta del nostro sindacato che era riuscito ad individuare una soluzione concreta per il futuro di tutti gli occupati della Franco Tosi».

«La verità – ha poi aggiunto Cova – e' che noi abbiamo proposto dei fatti che sono lì da vedere, mentre altri solo delle opinioni di cui ora dovranno assumersi le responsabilità. In ogni caso alla fine a vincere è stato il partito del non voto, basta guardare i numeri». A questo punto però la preoccupazione di Cova e della FIM Cisl è rivolta alle prospettive future, piene d'incognite, rispetto alla tenuta occupazionale della Tosi. «Il Commissario straordinario alla luce della situazione venutasi a creare, infatti, ha già fatto sapere di aver attivato le procedure per la messa in mobilità di tutti i dipendenti nel caso in cui non si dovesse trovare un acquirente e pertanto si arrivasse al fallimento. Francamente, davvero non un gran risultato" conclude Cova».

Sulla vicenda Franco Tosi si è pronunciato anche Vittorio Sarti della Uilm-Uil Milano che ha dichiarato: «Un'occasione persa per un sistema paese che giorno dopo giorno cerca di rialzarsi e ripartire, proprio come doveva essere per la storica azienda legnanese di turbine. Cosa non è piaciuto della Presezzi? A noi della Uilm il progetto della Bruno Presezzi piaceva. Sarebbe stata una sfida da vincere insieme, azienda e lavoratori, per provare a scrivere un nuovo capitolo della storia della famosa azienda legnanese. Crediamo che l'obbiettivo della Fiom Cgil di osteggiare l'accordo sia un atto totalmente irresponsabile a discapito dei lavoratori, della città di Legnano, della storia della Tosi e di tutto il sistema industriale italiano. E ora, cosa succederà?».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi con attenzione.
Pubblicato il 28 Aprile 2015
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore