Quantcast

Il Fronte Nazionale per l’Italia si sgancia dal coro antislam

"La nostra posizione si fonda su una distinzione netta e precisa fra Islam e integralismo islamico"...

Riceviamo e pubblichiamo:

Il Fronte Nazionale per l’Italia, forte dell’esperienza maturata da Marine Le Pen, si sgancia dal coro xenofobo antislam che sta soffiando in Europa come un refrain compulsivo. Siamo certi che tale atteggiamento non risolva il problema dell’integrazione culturale all’interno del nostro paese, e alimenta per di più la presunta legittimità delle posizioni buoniste e lassiste di chi ci governa.

La nostra posizione rimarca esattamente le posizioni del Front National in Francia e si fonda su una distinzione netta e precisa fra Islam e integralismo islamico. In merito alla possibilità di culto dell’Islam da parte dei mussulmani in luoghi adatti e sacri per questa religione, in forza del principio assimilativo su cui si fonda la nostra politica d’integrazione, che gli ospiti devono mettere sullo sfondo le loro differenze etnico/culturali, accettando questa asimmetria fra cultura ospitata e ospitante, per FNI non vi è pregiudizio alcuno verso la costruzione di loro luoghi di culto.

La condizione vincolante per l’accettazione di questi luoghi è che si rispettino delle regole, quali il censimento degli imam che vi predicano, la predica esclusivamente in italiano, stabilire un rapporto congruo fra numero di mussulmani in una città e numero di moschee etc. Il mancato rispetto di queste regole dovrebbe comportare l’immediata espulsione del predicatore e la chiusura della moschea. La caduta del muro di Berlino con la cessazione della guerra fredda, e quindi la contrapposizione USA-URSS, DESTRA –SINISTRA, ha sprovvisto i poteri forti di un’arma che consentiva loro, nel nome della democrazia e della giustizia, di spostare l’opinione pubblica a favore di azioni di guerra ed economiche che avevano solo lo scopo di riorganizzare i poteri per gestire il globo.

La contrapposizione ISLAM-CRISTIANESIMO è la nuova invenzione di questi poteri forti per continuare nel loro disegno sostenuti da un’inconsapevole opinione pubblica. La conferma di tutto ciò la leggiamo nella nascita di ISIS per opera di USA, ARABIA SAUDITA e QATAR, ammessa perfino da Hillary Clinton, che ha il chiaro intento di destabilizzare il nord africa, ridisegnare i confini politici e gestire le risorse energetiche.

La paura instillata nei cittadini dei paesi europei, che sono sicuramente più preoccupati del loro salario, del mutuo da pagare, del posto di lavoro, che non del pericolo di trovarsi un terrorista islamico sulla porta di casa, crea un consenso morale a combattere i cattivi Islamici con ogni mezzo, dando, di fatto, l’autorizzazione popolare a operazioni belliche che hanno il solo unico scopo di recuperare fonti energetiche

Questo disegno porta inevitabilmente a chiudere il cerchio sulle lobby e sulla costruzione del nuovo ordine mondiale, governato dall’alta finanza speculativa, dal quale possiamo difenderci solo con la riappropriazione della nostra identità religiosa, culturale, economica, ma anche con la rielaborazione della nostra laicità inserita in un contesto armonioso di convivenza religiosa, quello che noi chiamiamo modello assimilativo dell’integrazione culturale. Il nemico non è l’ISLAM, ma sono le solite e note lobby che alimentano la contrapposizione islam-cristiani.

Molti italiani turbati dalla crudeltà di ISIS, enfatizzata ad arte dai Media, con incontestabili giustificazioni hanno assunto posizioni xenofobe nei confronti dell’ISLAM e dei musulmani. La realtà, come già detto, è che il mondo non può combattere con miliardi di musulmani per la supremazia religiosa, ma è indispensabile che vi sia una convivenza nel reciproco rispetto. Semmai dovremmo riflettere sul come e perché permettiamo a queste popolazioni di invaderci, di superarci in termini di nascite demografiche nel nostro paese, di far surclassare le nostre tradizioni, le nostre istituzioni, i nostri militari, i nostri poliziotti e lasciamo loro la possibilità di imporre le loro tradizioni e la loro religione nel nostro paese, invece di imporre loro il rispetto delle nostre tradizioni e le nostre leggi.

Questo è un problema che concerne il NOI e le nostre incapacità, e su questo “fronte”, che è quello propriamente identitario, FNI sta lavorando e investendo molto tempo. Il buonismo del nostro governo e di alcuni strati pseudo intellettuali della cultura italiana, la tolleranza strumentale di alcune aree politiche che ha lo scopo di raccogliere voti, l'accoglimento senza limiti di ogni richiedente che ha lo scopo di alimentare la guerra tra poveri per abbattere i salari e arricchire le multinazionali, queste sono le cause culturali ed economiche del sedicente scontro tra Islamici e cristiani, e la colpa è nostra, solo nostra. Affinché sia possibile armonizzare questa convivenza è indispensabile che il nostro paese blocchi l'immigrazione e rimandi immediatamente i delinquenti nei loro paesi di provenienza. Coloro i quali hanno diritto di restare in Italia, perché in regola con le nostre leggi, devono rispettare la nostra cultura, la nostra religione, le nostre abitudini.

Per combattere i sanguinari fondamentalisti, che sgozzano all’insegna dell’ISLAM mietendo la maggior parte delle vittime proprio tra i mussulmani, è necessario collaborare con i musulmani stessi. Collaborare non significa inviare truppe e caccia bombardieri, ma dare tutto il supporto logistico e politico ai paesi musulmani evoluti per consentire loro di difendersi da quest’aggressione criminale in atto nei loro territori da parte di fanatici strumentalizzati .

Resta inteso che l’azione principale da mettere in atto è di costringere i "paesi democratici ", e sappiamo quali sono, a cessare di finanziare e addestrare questi criminali.

Responsabile Provincia di Varese Paolo Valmori

Fronte Nazionale per l’Italia-Varese

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 11 Aprile 2015
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore