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In Parlamento il caso del docente-politico Cocciolo

L'onorevole Cimbro (Pd) chiede al Ministro di verificare la posizione del prof. del Maggiolini sulle accuse di violenza, che lui nega: "Tutto falso!"...

«Gravissimi atti ai danni del personale docente e ATA della scuola». E' questa la pesante accusa sollevata nei confronti di Alfonso Cocciolo, vice preside dell'IT Maggiolini di Parabiago, nonché consigliere comunale di minoranza a Legnano per Unione Italiana. Una vicenda che si protrarrebbe da 4 anni e che è stata portata a galla dalla deputata del Pd, Eleonora Cimbro. Dopo la segnalazione della Cgil di Milano e una attenta verifica durata un mese – compresa la verifica del sindacati ispettivo della Camera – , l'onorevole ha infatti presentato una interrogazione al Ministro dell'Istruzione dell'università e della ricerca con la volontà di andare a fondo: «Da ormai quattro anni il Maggiolini – scrive Cimbro –  è diventato teatro di incresciosi, e francamente sconcertanti, episodi. Il professor Alfonso Cocciolo, con la correità della dirigente scolastica, Daniela Lazzati, si sarebbe reso infatti da molto tempo responsabile di una serie di gravissimi atti ai danni del personale docente e ATA della scuola: la lista è lunga, e andrebbe dall'insulto alla minaccia; dall'umiliazione, all'abuso; dall'aggressione verbale, fino a quella fisica». 

Una tesi, tutta in condizionale, che è però sostenuta da una denuncia oltre che da diverse testimonianze; il professor Lucio Boncompagni, a seguito di una violenza subita lo scorso settembre (la diagnosi ricevuta all'ospedale cittadino parla di «trauma facciale da aggressione»), ha querelato il signor Cocciolo alla stazione dei carabinieri di Parabiago ed è stato, inoltre, presentato un esposto al direttore generale dell'ufficio scolastico lombardo, Delia Campanelli, nel quale sono elencati e descritti nel dettaglio i casi sopracitati; sette i firmatari, tra professori e appartenenti all'ATA. «Da allora – scrive la Cimbro – i  denuncianti sarebbero stati a turno sottoposti a controlli ritorsivi, sfociati spesso in azioni disciplinari a scopo intimidatorio». Tutto questo avrebbe spinto molti esponenti del personale scolastico a chiedere il trasferimento in altri istituti. 

A preoccupare è anche «un quadro di scarsa trasparenza e confusione documentale sulle risorse del Fondo di istituto; destinate ai compensi del personale della scuola» e «alcune modalità nel conferimento delle supplenze». L'interrogazione chiede infine di chiarire il ruolo di Cocciolo, collaboratore della dirigente scolastica, come responsabile dell'ufficio tecnico, e denuncia la presenza  di telecamere nella scuola «installate in spregio del divieto di cui all'articolo 4 dello statuto dei lavoratori,e senza alcun coinvolgimento delle rappresentanze sindacali». 

Il documento è stato depositato in Parlamento e sarà discusso in settima Commissione Istruzione dove a rispondere sarà il Ministro Stefania Giannini o più probabilmente il viceministro o il sottosegretario all'Istruzione: «Spero che questa interrogazione sortisca qualche effetto e faccia chiarezza su quanto è accaduto attivando tutte le verifiche del caso. Mi rammarico di essere intervenuta solo ora  –  commenta la deputata, insegnante in aspettativa che nella serata del 7 luglio è stata contattata dallo stesso Cocciolo, il quale smentisce ogni accusa – Se il vice preside ritiene che non sussistano estremi per questa segnalazione deve stare tranquillo». 

La Cimbro, ha contattato il Pd di Parabiago, il segretario di circolo e un ex responsabile della scuola che ha confermato la questione. Il Pd di Legnano è stato informato: «Mi dispiace che a Legnano si stia votando il bilancio – ha poi aggiunto  – non so se se il voto del consigliere possa essere rilevante. In ogni caso la mia intenzione è di andare a fondo su questa situazione». Questa sera (8 luglio) il bilancio sarà discusso e approvato in consiglio comunale. Discussione che segue l'approvazione delle aliquote comunali avvenuta il 7 luglio e alla quale Alfondo Cocciolo non ha partecipato. In teoria, la maggioranza ha i numeri, seppur risicati (13 contro 11 con la variabile di Cocciolo) per fare passare anche il bilancio. 

Da parte sua il professore, docente collaboratore del Dirigente Scolastico e Responsabile dell’Ufficio Tecnico dell’I.T.E.T. “G. Maggiolini” di Parabiago, Alfonso Cocciolo si difende così: «Avendo preso casuale contezza, in quanto contattato da organi di stampa per la mia versione in merito, dell’interrogazione parlamentare del PD on. Cimbro dichiaro di contestare e respingere ogni addebito così come prospettato nell’interrogazione stessa, di aver assunto e di voler assumere ogni azione di legge a propria tutela laddove ciò si renderà necessario nei confronti di chi risulterà rispondere dei fatti di cui sopra».

Clicca qui per leggere la interrogazione completa dell'on. Cimbro

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Luglio 2015
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