Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Partito Democratico legnanese relativo all'impianto di compostaggio e biogas di via Novara, «un'opportunità per il territorio per le future programmazioni regionali in tema di raccolta e di smaltimento rifiuti, un progetto molto lungimirante e concorre al rilancio dell’economia locale anche attraverso la creazione di ulteriori posti di lavoro». 

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Il progetto dell’impianto di compostaggio che Amga Spa ha sottoposto al vaglio in Città Metropolitana nella Conferenza dei Servizi, ossia l’organismo deputato a chiudere la procedura avviata dall’azienda di Legnano, rappresenta un’opportunità per il territorio per le future programmazioni regionali in tema di raccolta e di smaltimento rifiuti.

Spesso la disposizione geografica degli impianti costituisce la risultante di scelte che hanno premiato l’imprenditorialità, la disponibilità di fondi incentivanti e la mancanza di norme contestualmente pianificatrici ed autorizzatorie.

Nel prossimo futuro, invece, prenderanno sempre più corpo soluzioni impiantistiche dimensionate ai rifiuti prodotti dal territorio e localizzate in base a criteri che scoraggino, ad esempio, il fenomeno del “turismo dei rifiuti”.

Gli obiettivi sono evidenti : favorire l’avvento di tecnologie che sappiano coniugare ed esaltare le migliori esperienze maturate sino ad oggi e di valorizzare l’impegno del cittadino per la differenziazione del rifiuto.

Obiettivi che dovranno trovare  tangibili riscontri di ordine economico  attraverso l’applicazione di tariffe che diano concreta soddisfazione al cittadino diligente e responsabile.

Riteniamo che l’azienda legnanese si sia mossa tempestivamente in questa ottica, benché si debba ammettere che i primi passi, come è risaputo da tempo, non siano stati all'altezza a causa dell’autorizzazione concessa e poi decaduta per mancata attuazione del progetto elaborato sette anni fa.

Far decadere un'autorizzazione non significa certo fare gli interessi della città e dei suoi cittadini.

La frazione umida rappresenta nella raccolta dei rifiuti, svolta secondo lo schema del servizio di igiene urbana di tipo domiciliare, quasi il 30% delle quantità differenziate; vale a dire la tipologia più importante, la  più “ naturale ” e, intuitivamente, quella meno nociva. È la frazione per cui ha più senso parlare di recupero che non di riciclo.

Aspetti che siamo convinti sono stati debitamente considerati in sede di messa a punto del progetto. Un progetto che – riteniamo – si prefigge di trarre dalla frazione organica del rifiuto solido urbano prodotta nel territorio – integrata da  quelle di vegetale da sfalci, potature, ecc. – energia elettrica e termica.Un progetto, quindi, che ribadisce il principio in base al quale il rifiuto è una risorsa ed il cui sfruttamento deve essere quello più efficace rispetto all’intera platea di utilizzi.

Le differenti valutazioni, che potrebbero emergere sull'impianto progettato da Amga Spa, rientrano nel normale confronto se sono costruttive in modo che da esse possano essere tratti spunti, suggerimenti anche per ritocchi progettuali, che sappiano valorizzare l’idea iniziale anche sotto l’aspetto della partecipazione e del rispetto della tutela ambientale, vista la sua valenza di natura pubblica.

La stessa Conferenza dei Servizi è un momento di arricchimento progettuale, tenuto conto che i soggetti deputati a pronunciarsi hanno ruoli tali da permettere di passare al setaccio l’intero progetto.

Sulla natura dell'impianto è doverosa una riflessione che viene trascurata, sottovalutata e che si potrebbe riassumere in uno slogan: sempre più pubblico e meno privato nel business dei rifiuti.

Il progetto di Amga Spa è molto lungimirante e concorre al rilancio dell’economia locale anche attraverso la creazione di ulteriori posti di lavoro.

Alberto Dell’Acqua

Segretario Circolo PD Legnano

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