Si chiama Shinezura, all'anagrafe Simone Belluco, classe 1991, ed è il nuovo talento che Legnano consegna al panorama nazionale del rap emergente.

Avvicinatosi alla musica fin dalla tenera età grazie allo zio appassionato di dischi, Shine è da poco entrato nelle file della Blocco Recordz, etichetta indipendente già produttrice di Emis Killa, Giso, Duellz, Telaviv. Due settimane fa su youtube è comparso il video "Godzilla 2014" (in basso) che ha annunciato il consolidamento della nuova collaborazione e l'uscita del suo primo disco: "B.Rex Rookie Ep". L'album uscirà a marzo e conterrà 5 tracce e vari featuring. 

Una vera e propria svolta nella vita di Shine che, come molti rapper, ha iniziato a frequentare l'underground quando ancora era molto giovane: «Ho scritto il mio primo pezzo a 13 anni – ci racconta l'mc –. Da allora non ho mai smesso di dare voce a questa mia passione. Come tutti quelli che vogliono provare a fare rap, ho incominciato a partecipare ai contest, ai freestyle, a scrivere le mie rime a ripetizione. Ma soprattutto quello che non ho mai smesso di fare è ascoltare tanta musica».

Shine, che è nato e cresciuto a Legnano, dove ha frequentato prima le Toscanini e poi le Bonvesin de la Riva, spera di riuscire ad affermarsi in breve tempo nella scena milanese per poi continuare a farsi conoscere anche su scala nazionale. Dalla sua, una grande umiltà ed un'infinita fame che il giovane rapper sfoggia come valore aggiunto del suo lavoro. «Per raccogliere dei risultati bisogna fare dei sacrifici – spiega Shine –. In questi anni ho speso molto del mio tempo e delle mie forze per supportare la mia passione. L'entrata nella Blocco Recordz rappresenta un punto di partenza per quella che spero possa diventare una vera e propria carriera artistica. Io sono stato fortunato: il rap negli ultimi anni è cambiato molto, ci sono molte più possibilità per i ragazzi di farsi notare e per quelli che hanno talento di emergere. L'importante è non dimenticarsi mai da dove si viene, il valore della strada e del sacrificio. E soprattutto non pensare mai di essere arrivati, non smettere mai di avere fame ed impegnarsi come fosse la prima volta che si sale su un palco».

Alessandro Marchesin