Antonino Cusumano, assessore allo sport di Legnano (Foto Luigi Frigo)

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Quale momento poteva essere il piu' adatto se non questo per incontrare Antonino Cusumano, assessore allo sport del Comune di Legnano. Siamo alla vigilia dell'inizio della nuova stagione agonistica un pò per tutti gli sport, calcio in testa e quindi questo ci è parso il tempo giusto per avere un quadro completo di quella che è la situazione dello sport nella nostra città.

Assessore, lei è in carica da circa tre mesi, cos'ha trovato una volta sedutosi sulla poltrona di responsabile dello sport cittadino?

"Come ho già avuto modo di dire in altre dichiarazioni credo che lo sport a Legnano sia stato trattato come la cenerentola dalla precedente amministrazione. Vivo a Legnano da ventanni e devo dire che non è mai stato fatto un granchè per chi pratica attività fisica a Legnano ed oggi i praticanti sono arrvati alla quota di 12500 unità con tantissime società e con strutture limitate. L'idea mia e dell'amministrazione comunale è che lo sport non può essere avulso dalla società, bisogna far leva sulla trasversibilità, lavorando a stretto contatto con altri assessorati, istruzione e politiche giovanili in particolare, per riportare lo sport nella scuola. Un dato mi preoccupa particolarmente e cioè l'alto tasso di abbandono della pratica sportiva intorno ai 15-16 anni e questo bisognerebbe cercare di evitarlo".

Un tema scottante sono le strutture, storicamente inadeguate ed insufficienti…

"La carenza è generalizzata, non si riescono a soddisfare tutte le richieste ed è per questo che abbiamo lanciato l'idea di cooperazione con i comuni limitrofi per poter interagire con loro. Questa prospettiva faceva parte del mio programma elettorale e nei prossimi giorni inizierò un giro per sondare il terreno. Un esempio per tutti: la pista di atletica versa in uno stato pietoso e per chi pratica questa disciplina si potrebbe pensare di utilizzare impianti in alcuni paesi vicini. Nel frattempo abbiamo partecipato a bandi sia regionali che europei per poter accedere a finanziamenti a fondo perso che ci permetterebbero di intervenire laddove serve. Intanto abbiamo già provveduto a mettere a norma le palestre delle Bonvesin e della Dante Alighieri".

Lei ha parlato di circa 12.550 praticanti, di questi quasi la metà giocano a calcio. Qual'è la sitazione in questo sport?

"Con l'ingresso dell'ASD Legnano nel panorama calcistico legnanese, si sono aggiunte altre otto squadre nelle varie categorie e di conseguenza l'unica cosa che si poteva fare era cercare di poter utilizzare al meglio lo stadio Mari. Anche per quel che concerne gli allenamenti l'intento è quello di ottimizzare al massimo tutte le fasce orarie".

In conclusione cosa si sente di dire al mondo dello sport cittadino?

"Chiedo collaborazione da parte di tutti, ho già avuto modo di ncontrare alcuni presidenti di società e continuerò a farlo nei prossimi mesi per sentire le loro ragioni ed i loro consigli. Non me ne starò seduto dietro ad una scrivania ed allo stesso tempo non mi metterò a fare vetrina a questo od a quell'appuntamento, girerò per campi e palestre anche durante la settimana. Legnano non dovà piu' essere la cenerentola dello sport".

　

SERGIO LA TORRE