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Metti una sera a cena, un prevosto, un ebreo e una musulmana

Serata all'insegna del dialogo interreligioso quella organizzato dal Lion Legnano Host sul tema: "La figura di Dio nelle tre religioni monoteiste" ...

(v.arini) – Metti una sera a cena, un prevosto, un ebreo e una praticante musulmana laureanda ed esperta in intercultura. Quello che ne esce è una serata di spessore e di apertura al dialogo interreligioso in grado di superare ogni barriera e barbarie umana. 

E' quella organizzata nella serata di ieri (8 aprile) dal Lions Legnano Host con il Rotary Castellanza e con ospiti i soci del Lion Club Legnano Carroccio. Circa 140 i presenti al ristorante "Lo Chalet nel Parco" che hanno partecipato attivamente all'intermeeting dal tema: "La figura di Dio nelle tre religioni monoteiste".

Vista l'imminente partenza per una gita sociale in Israele, il presidente del Lion Host, Fabio Colombo, ha invitato a parlare monsignor Angelo Cairati, prevosto di Legnano, Edoardo Fuchs, studioso ebraico e Fatima Khachi​, marocchina di religione musulmana laureanda in scienze Politiche Europee ed Internazionali, intervenuta in sostituzione dell'Imam di Milano. A moderare con sapienza il dibattito è stato il giornalista Saverio Clementi, capo ufficio stampa del Comune di Legnano.

Partendo dalle differenze di "approccio alla trascendenza divina" – nella religione ebraica e in quella islamica Dio non viene rappresentato da simboli, è incorporeo e onnipresente; gli ebrei pregano due volte al giorno seguendo la Torah, mentre gli islamici vanno in moschea e seguono il Corano – si è passati ai punti di contatto: «Dio è uno solo, non è cattolico è molto di più. Gesù e' ebraico e abbiamo stima per gli ebrei – ha spiegato don Angelo – Digiuno preghiera e carità sono comuni a tutte tre le religioni.  La visione cristiana è un assoluto che si è fatto relativo, e ci dice che anche noi non dobbiamo essere individualisti ed egoisti; questa è la bellezza trinitaria».

Così anche il Dio ebraico: «Dio è il luogo del mondo, Dio si è ritirato per fare spazio a noi come noi dobbiamo fare spazio all'altro», le parole di Edoardo Fuchs.

Per gli islamici la figura di Dio è un ossimoro: «E' talmente onnipresente e grande che non può essere rappresentato – ha spiegato la donna – io lo vivo come un mistero».

In posizione minoritaria – in occidente l'Islam è ancora oggetto di forti pregiudizi –  la giovane musulmana si è posta fin da subito sulla difensiva: «L'Islam è indifendibile? – ha domandato la giovane – Io rappresento la seconda generazione di una famiglia musulmana praticante, a casa mia non si è mai mangiato maiale e non si bevono alcolici ma è stata mia la decisione di leggere il Corano per poi scoprire che Allah è clemente e misericordioso, è un Dio che non vuole punirci; sapere che c'e qualcuno che è in grado di perdonarti e tiene sempre una porta aperta, mi dà forza». E sulla jihad ha detto: «Non è la guerra santa ma la guerra all'interno di ognuno di noi che è chiamato a cercare la propria verità cancellando gli stereotipi. Si dice che chi uccide un uomo uccide l'intera umanità». 

Una risposta che in un certo senso ha anticipato una delle domande arrivate dal pubblico sulla differenza tra i martiri cristiani, che si sono sacrificati senza fare del male a nessuno e sui kamikaze islamici imbottiti di tritolo. E' stato monsignore poi a ricordare che «anche noi cristiani abbiamo i nostri scheletri nell'armadio». Questo accade, quando l'uomo fa  prevalere il potere che «Dio ha crocifisso» e quando l'umanità viene svuotata di valori spirituali e resta attaccata a quelli terreni. 

Anche i frazionamenti all'interno delle stesse religioni monoteiste, come gli Sciiti e i Sunniti nell'Islam, sono dovuti «ad un problema di discendenza politica e non di religione», ha ricordato Fatima. Mentre a dividere protestanti da cattolici è la visione etica, ad esempio, su divorzio, aborto e omosessualità.

Interessante anche la domanda sul rapporto tra Stato Laico e religioni. Secondo Fatima «garantire la laicità dello Stato è il solo modo per tutelare i diritti fondamentali dell'uomo»; secondo monsignore «lo Stato deve essere laico ma non laicista, ovvero deve ascoltare tutte le religioni e non ignorarle».

Per concludere è stato sempre don Angelo a ricordare che «tutti noi, sacerdoti, Imam, Rabbini  siamo  "serbatoi di senso", chiamati a portare senso nell'umanità».

 

EDOARDO FUCHS

Nato a Milano, ha frequentato il liceo classico nelle scuole della Comunità Ebraica e poi ha studiato scienze naturali e geografia nelle università di Milano, Genova e Nizza. Si è Specializzato in cartografia presso il T.C.I. e in politica internazionale all'ISPI. Ha compiuto studi ebraici prima a Nizza e poi a Milano, dove ho frequentato i corsi del Collegio Rabbinico diretto prima da Rav Laras e ora da Rav Arbib. Attivo da molti anni nel dialogo interreligioso e multiculturale,  collabora, tra le altre cose, con il PIME e l' ISSR di Milano.

MONSIGNOR ANGELO CAIRATI

E' un sacerdote cattolico dell’Arcidiocesi di Milano. Ha conseguito il dottorato in teologia, è parroco a San Magno in Legnano e Prevosto della Città. Insegna Etica sociale al Pontificio Istituto Missioni Estere di Monza; è Membro del Collegio dei Consultori e del Fondo Famiglia Lavoro dell’Arcidiocesi di Milano.

FATIMA KHACHI 

E' di nazionalità marocchina. All’ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano,  presso la facoltà Scienze Linguistiche e Letterature Straniere, ha conseguito la laurea triennale come  “Esperto Linguistico per le Relazioni Internazionali, lingua inglese e cinese”. Si sta laureando, con  Laurea magistrale, in tutela della salute dei migranti nell’ordinamento internazionale alla Facoltà di scienze Politiche Europee ed Internazionali sempre presso la Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano. Interprete e traduttore in lingua araba, francese, italiana, inglese per diverse manifestazioni, forum, festival e spettacoli Lavora come WEB EDITOR/GIORNALISTA PER SITI WEB E testate giornalistiche.Oggi presso la Yalla Italia si occupa della rappresentanza mediatica della stessa partecipando a convegni nazionali ed internazionali.E’ Relatrice presso numerosi incontri sul tema della convivenza, la cittadinanza e il dialogo interreligioso in vari istituti scolastici e in programmi televisivi.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 09 Aprile 2014
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