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Fughe di gas: situazione monitorata

Da novembre 10 casi: solo 2 volte rilevata una effettiva fuga da Italgas - In consiglio si è parlato anche di Ikea...

Il consiglio comunale di Cerro Maggiore è tornato a riunirsi ieri, giovedì 28. Ancora una volta, come preannunciato, i consiglieri Antonio Lazzati, Calogero Mantellina, Simona Dell'Acqua e Giuseppe D'Anna hanno deciso di non presentarsi a palazzo Dell'Acqua, in dissenso con l'attuale amministrazione. I quattro si erano definiti "delusi, stanchi, non più disposti a discutere argomenti legati ad un programma elettorale all'inizio condiviso e poi disatteso". Anche nella seduta di ieri, come in quella dello scorso 14 aprile, si è discusso di bilancio. E proprio per questo i consiglieri della minoranza interna non hanno voluto partecipare alla seduta "spinti da un senso di amor proprio, dignità, orgoglio e coerenza nei confronti degli elettori, e per non essere conniventi anche solo presenziando, con chi pensa di essere il legale rappresentante della volontà popolare che si è affidata attraverso il voto ad un programma eluso e che sta portando Cerro all'incuria che è già sotto gli occhi di tutti".

– Controllo fughe di gas. Il timore per nuove fughe di gas è alto tra la popolazione di Cerro Maggiore. Come spiegato dall'assessore ai lavori pubblici Marco Lavazza su richiesta della consigliera Marina Lazzati, dall'11 novembre 2015 sono stati 10 gli interventi di Italgas sul territorio. Solamente 2 si sono rivelate effettive fughe di gas. Gli scavi effettuati per l'installazione della fibra ottica sono stati verificati, così come a fine gennaio è stata fatta una rilevazione preventiva di tutte le tubature del territorio. Lo speciale automezzo utilizzato ha individuato una fuga in via Deledda, immediatamente sistemata. "L'attenzione di tutti è alta, siamo tutti con il nervo scoperto dopo la tragedia di Cantalupo – ha affermato Lavazza -. Lo stesso odore che magari due anni fa ci avrebbe lasciato indifferenti, ora non lo fa più". Dai consiglieri di minoranza Marina Lazzati e Gabriele Dalla Maria, comunque, è arrivato un forte invito a controllare ogni intervento.

– Ikea. Ancora nessuna novità ufficiale. Gli sviluppatori che mediano tra Comune e svedesi, fino a due giorni fa hanno ribadito l'interesse per l'area di Cerro e il suo valore strategico. "Se Ikea non dovesse arrivare, comunque – ha ribadito il sindaco Teresina Rossetti -, cercheremo altre realtà che abbiano voglia di insediarsi in quell'area per portare ai cerresi posti di lavoro".

– Bilancio. Approvato, senza i voti della minoranza, il bilancio di previsione (qui il link alla sua presentazione). Un sì anche da parte del consigliere indipendente Spataro, che però ha colto l'occasione per sollecitare la maggioranza a "fare di più, a lavorare in squadra". Anche i consiglieri di opposizione hanno richiesto maggior collaborazione per redigere il documento. "Rinnovo l'appello per rifare il regolamento delle commissioni, per lavore insieme e creare qualcosa di più condiviso" ha richiesto Livio Zapparoli del Movimento 5 Stelle. D'accordo Gabriele Dalla Maria (Noi con Dalla Maria): "Non c'è lavoro di condivisione. Così il bilancio viene calato dall'alto". Il consigliere è stato particolarmente critico riguardo al documento presentato dalla maggioranza: "depauperiamo il patrimonio, non facciamo investimenti, il paese è in degrado, non ci sono praticamente fondi per supportare l'industria e il commercio… spendiamo troppi soldi per il sociale, per quanto sia d'accordo nel sostenere le famiglie, in rapporto a quanto investiamo per il lavoro. Ricordo che per il 2016 il Comune ha investito solamente 500 euro in commercio e industria". "E' un'offesa dire che spendiamo troppo per il sociale – ha risposto l'assessore ad esso delegato Piera Landoni –. Soprattutto in un momento di grande bisogno dove a chiedere aiuto non sono i soliti "clienti" ma tante famiglie in difficoltà".

– Servizio di informazione ai cittadini tramite Whatsapp. Utilizzare la nota app di messaggistica istantanea per comunicare informazioni o avvisi ai cerresi. E' quanto ha chiesto, "in un'ottica di maggior coinvolgimento dei giovani e di trasparenza", il consigliere pentastellato Zapparoli. Proposta respinta dalla maggioranza. L'utilizzo di whatsapp, come spiegato dall'assessore agli affari generali Emanuela Banfi, dovrebbe tener conto anche dei costi umani della gestione di invio messaggi ed eventuali risposte ai cittadini. La giunta ha preferito intraprende una via "meno costosa e più efficiente" come quella dell'app gratuita Comune Informa.

Redazione
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Pubblicato il 29 Aprile 2016
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