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“No alla marcia della Pace perché iniziativa di sinistra”

"Dopo il no ai profughi e alla marcia pacifista perché di "sinistra" cos'altro dobbiamo aspettarci dall'attuale amministrazione?", se lo chiede la lista civica Nerviano in Comune

Riceviamo e pubblichiamo:

No alla marcia della Pace perché iniziativa di sinistra…

La pace ha un colore? Agogna ad avere una paternità? Costituisce un diritto rivendicato solo da una parte?

Noi pensiamo di no.

La pace è un valore che deve sempre essere difeso, salvaguardato e sostenuto da tutti con ogni strumento e azione possibile. La marcia da Perugia ad Assisi è un evento che viene riproposto da diversi anni, sulla scia di una sempre più ampia adesione da parte dei cittadini italiani. Tale iniziativa è in grado di aggregare molte persone di diversa appartenenza sociale, culturale, politica, tutti animati dal medesimo obiettivo: difendere e promuovere il tema della pace, soprattutto in questo particolare momento storico costellato da guerre, miseria, migrazione, terrorismo e violenze; non a caso la marcia del prossimo 9 ottobre promuoverà un'idea di pace e fraternità contro la rassegnazione e l'indifferenza dei nostri giorni.

Alla luce di queste considerazioni è troppo facile per l'amministrazione Nervianese nascondersi dietro un "La pace è già insita nella comunità Nervianese".

Precipitosa e assurda la scelta della Giunta Comunale che così agendo rivela la vera natura di tale valutazione, e cioè che si tratta solo ed esclusivamente di una scelta ideologica.

Una eventuale spesa di mille euro non compromette le finanze del nostro comune, non precludendo la possibilità di acquistare nuovi libri per la biblioteca.

Un dubbio sorge spontaneo: dopo il no ai profughi e alla marcia pacifista perché di "sinistra" cos'altro dobbiamo aspettarci dall'attuale amministrazione? Ci domandiamo a questo punto cosa significa essere il Sindaco di tutti: occuparsi esclusivamente di arredo urbano?

Per l’interesse della comunità potrebbe essere interessante valutare anche ciò che accade oltre i confini Nervianesi e Parabiaghesi entrambi amministrati da Giunte leghiste.

Signor Sindaco, se vuole essere Sindaco di tutti i Nervianesi ci rifletta, c'è ancora il tempo per rimediare: da un lato ascoltando veramente i cittadini Nervianesi, e dall’altro dando voce, se ha qualcosa da dire, alla minoranza che l'ha sostenuta in campagna elettorale e che amministra con lei il Comune.

Nerviano in Comune 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Settembre 2016
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