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Terzo settore: cosa cambia con la riforma?

Un incontro per conoscere una riforma ancora in itinere ma potenzialmente rivoluzionaria...

Una riforma per mettere ordine nella giungla di leggi speciali – non sempre coerenti tra loro – che hanno disciplinato il terzo settore dagli anni '90 ad oggi: questo gli addetti ai lavori auspicavano da anni, e questo hanno ottenuto lo scorso giugno con l'entrata a vigore della legge 106 ("Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale").

La riforma, va detto, è ancora in itinere: bisognerà aspettare i decreti attuativi per comprendere fino in fondo come verranno declinate le novità previste dalla legge. Ma già ora, all'orizzonte si profila «una rivoluzione sul piano culturale, con il riconoscimento del contributo fondamentale del terzo settore nella costruzione di un welfare partecipativo – ha spiegato l'assessore alle politiche sociali Gian Piero Colombo -. Le realtà del non profit sono un motore indispensabile di partecipazione e di auto-organizzazione dei cittadini ed un'insostituibile regia per mettere in rete idee per sviluppare progetti innovativi».

La legge 106, quindi, sembra già destinata ad un impatto importante sulle 301mila istituzioni non profit italiane e sugli oltre 4 milioni di cittadini che svolgono attività di volontariato. Ma cosa cambierà concretamente per i volontari, le associazioni e gli enti non profit del Legnanese? 

Per iniziare a rispondere a questa domanda, Fondazione Comunitaria Ticino Olona, Ciessevi (Centro Servizi per il Volontariato Città metropolitana) e il Comune di Legnano hanno organizzato per sabato 11 febbraio, dalle 9 alle 13, nel Salone della Famiglia Legnanese, un momento di informazione e confronto sulla riforma recentemente approvata

Nel corso dell'incontro di sabato mattina verranno presentati i capi saldi e le prospettive future di una riforma che finalmente «permetterà al terzo settore di vedere riconosciuto a livello giuridico "chi è e cosa fa"» ha chiarito Evelina Raimondi di Ciessevi. Sarà «un primo passo – ha aggiunto Salvatore Forte, presidente della Fondazione Ticino Olona – per portare nel territorio la migliore conoscenza possibile del terzo settore, perchè formare ed informare è un obiettivo possibile».

L'incontro sarà pubblico, e riunirà in una tavola rotonda "tutti i punti di vista", dagli addetti ai lavori (volontariato e cooperazione sociale) alle istituzioni, senza dimenticare i rappresentati del settore for profit, «per immaginare prospettive di effettiva collaborazione fra soggetti ed enti diversi a favore della comunità tutta».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Febbraio 2017
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