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Ferragosto solidale, tra albanesi e profughi

Don Antonio Giovannini e Francesco Kolnikaj in gelateria, con un gruppo di profughi ospitati in via Quasimodo...

Ferragosto solidale, animato in serata con don Antonio Giovannini e Francesco Kolnikaj, imprenditore edile di orgine albanese perfettamente integrato a Legnano, che hanno voluto trascorrere qualche ora con alcuni giovani profughi, ospitati nella comunità di via Quasimodo.

"Abbiamo gustato un buon gelato con questi ragazzi – spiega Francesco – .Ho avuto modo di conoscerli personalmente uno ad uno e la loro storia assomiglia molto al mio passato e ai miei primi tempi in Italia. Ovviamente cose diverse. Loro scappano dalla guerra, io invece ho lasciato il mio Paese per una vita migliore  perché a casa, in quegli anni, non aveva molte prospettive per il futuro. La guerra è un altra cosa, per questo mi dispiace che certi personaggi politici locali che, per raccogliere un po' di consenso cittadino, approfittano di questi ragazzi innocenti che si trovano qui non per colpa loro ma per colpa di una maledetta cosa che si chiama guerra".

"Ripeto – conclude Francesco – questi assomigliano molto a me i miei primi mesi d'agosto a Legnano da solo e in cerca di un lavoro. Io ci sono riuscito, perché ho avuto la fortuna di conoscere persone meravigliose, accoglienti e di cuore, E' vero cambiano i tempi. E' cambiato il sistema del lavoro, ma la mia testimonianza su questi ragazzi è vera, Sono inoccenti e come tali vanno rispettati".

Redazione
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Pubblicato il 17 Agosto 2016
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