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Franco Tosi: Un tavolo regionale per evitare il trasferimento

Lanciata la proposta di un ricorso agli accordi di competitività Il Comune: "Strategica la permanenza della fabbrica in città"...

Si è svolta questa mattina, in Commissione Attività produttive e Occupazione di Regione Lombardia, l'audizione in merito al possibile trasferimento dello stabilimento “Franco Tosi” di Legnano. Presenti i proprietari dell’azienda, la famiglia Presezzi, Confindustria Alto Milanese con il presidente Giuseppe Scarpa e il direttore Andrea Pontani, l'assessore Antonio Ferrè per il Comune di Legnano ed esponenti della Città Metropolitana. A richiederla è stata Carolina Toia, consigliere regionale del gruppo “Maroni Presidente”, che ha annunciato la necessità di istituire un tavolo regionale per valutare quali soluzioni adottare al fine di scongiurare il trasferimento.

“L'audizione di questa mattina – commenta Toia – è stata un primo e fondamentale passo per avviare un confronto tra le parti. Ritengo che il passo successivo debba essere la costituzione di un tavolo regionale al quale saranno invitati a partecipare, oltre ai rappresentanti di Regione Lombardia e ai vertici dell'azienda, anche Confindustria Alto Milanese, Comune di Legnano, Città Metropolitana e sindacati”.

“Come legnanese – prosegue Toia – farò il possibile affinché la Franco Tosi possa restare sul territorio. Si tratta di un'azienda storica, motore pulsante dell'economia dell'Altomilanese e un eventuale trasferimento potrebbe avere grandissime ripercussioni sia dal punto di vista imprenditoriale, sia dal punto di vista occupazionale. Sarà mia premura trasmettere tempestivamente alla Giunta regionale, perché sappiamo che i tempi sono davvero stretti, le istanze dell'azienda e cercare di capire se sia possibile trovare una soluzione anche attraverso i tavoli ministeriali o l'attivazione di misure regionali come il ricorso agli accordi di competitività, a cui Regione Lombardia ha già destinato 40 milioni di euro".

“La Franco Tosi deve rimanere a Legnano, per questo la Regione si attivi grazie alla legge sulla competitività per supportarne la ripartenza –  così anche Stefano Buffagni, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta l'audizione – La delocalizzazione sarebbe una catastrofe economica per tutto l’Alto milanese e per le centinaia di lavoratori e le loro famiglie.  L'area, che è in pieno centro, non può essere lasciata inutilizzata per qualche anno in attesa che il Comune ne cambi la destinazione d'uso per offrirla in pasto alla speculazione edilizia”.

Anche il Movimento 5 Stelle Legnano interviene sulla delicata vicenda: "A livello locale abbiamo pochi mezzi per permettere alla FTM di rimanere sul nostro territorio ma quei pochi che abbiamo da mettere in campo dobbiamo attuarli nell'interesse del nostro territorio. Questi strumenti sono il PGT nel quale sarà fondamentale non cambiare la destinazione d'uso dell'area FTM, far sì che la proprietà non venga spezzettata diventando appetibile agli speculatori ma non utile alla ripresa della città ed infine la leva fiscale per sgravare parte dei costi sostenuti dall'azienda nella speranza che si liberino risorse utili per investimenti sul territorio ed allontanando lo spettro della scomparsa da Legnano di uno dei simboli della storia della città".

Il comunicato del Comune: "Strategica la permanenza della Tosi in città"

Redazione
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Pubblicato il 22 Luglio 2016
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