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Sopralluogo nell’ex scuola Medea

Dalle 13.30 seguite la visita dell'assessore regionale Simona Bordonali...

Ore 14.11: si è concluso l'incontro con i due esponenti regionali. Presenti sotto la pioggia circa una decina di residenti e la stampa.

 

«Nè la Medea nè altri edifici locali devono essere scelti come una soluzione lombarda – concludono i due politici -. E' una questione di buon senso che non è nè di destra nè di sinistra ma di semplice rispetto verso i cittadini residenti».

Infine è stato ribadito quanto sia importante il comportamento dei sindaci: «I primi cittadini che hanno dimostrato maggior decisionismo sono riusciti spesso a ottenere risultati dai prefetti, evitando così l'arrivo sul loro territori di nuovi profughi».

I due esponenti regionali in coro hanno dichiarato: «Si continua a parlare di dover accogliere persone di fascia debole, ma negli attuali centri non abbiamo mai visto donne e bambini. Solo giovani in cerca dello stato di profugo».

All'incontro non è presente alcun esponente dell'amministrazione locale. Sembra che la visita non sia stata annunciata alle autorità comunali.

«Sono necessarie verifiche rapide e immediate sugli arrivi – afferma Cecchetti -. Proprio come aveva fatto Maroni ministro dell'Interno a suo tempo. Noi ascolteremo sempre i cittadini che manifestano preoccupazioni. Crediamo sia difficile immaginare un profugo veramente integrato. Stiamo spendendo risorse dello Stato non tanto per i nostri cittadini, ma per progetti con tempi troppo lunghi solo a favore del business dell'immigrazione».

Con decisione il vicepresidente Cecchetti ha dichiarato: «Basta con arrivi sul nostro territorio! La Lombardia ha già accolto più di 13mila persone e solo il 10% ha ottenuto lo stato di profugo. Il primo passo è quello di convocare tavoli nazionali per gestire la situazione. Ripeto, basta arrivi sul territorio, soprattutto legnanese».

Bordonali e Cecchetti in questo momento sono a colloquio con i residenti e manifestano tutte le loro perplessità sull'eventuale utilizzo della scuola Medea per accogliere i migranti. I temi trattati sono sicurezza e igiene. «La Regione – dichiara  Bordonali – non ha più spazi per ricevere altri profughi».

Clicca qui per l'intervento dell'assessore che ha esordito: «Il sindaco potrebbe puntare i piedi e chiedere al Prefetto di non accogliere profughi in questa struttura».

Ore 13.33: è arrivato l'assessore Bordonali inizia il sopralluogo sotto la pioggia.

Poprio di recente il prefetto di Milano ha inserito la ex scuola tra gli immobili possibili per l'emergenza Profughi

L'amministrazione legnanese aveva stanziato 100mila euro per la riqualificazione della struttura con l'intenzione di insediarvi i servizi del CPIA (Centro Provinciale Istruzione Adulti)

Tra pochi minuti sul posto arriverà l'assessore Bordonali

Gli spazi sono di proprietà della Città Metropolitana con la quale il Comune era in procinto di firmare un comodato d'uso


Un sopralluogo negli spazi della ex scuola Medea di Legnano con l'assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia, Simona Bordonali.

Inizialmente era previsto l'arrivo di oltre 300 profughi alla Caserma Cadorna. I sindaci del Piano di Zona Legnanese hanno incontrato il Prefetto che ha accolto la loro proposta di ospitare i migranti in maniera progressiva e distribuiti nel territorio. Tra gli immobili disponibili c'è appunto la struttura della Medea che potrebbe accogliere più di 50 profughi. Ipotesi che non piace ai residenti della zona. I due politici rappresentanti della Lega Nord hanno raccolto le lementele presentandosi sul posto.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 31 Maggio 2016
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