Terza serata per i "patiti" della Vecchia Legnano e delle sue incredibili storie di piccoli grandi uomini che hanno contribuito a scrivere pagine indelebili per il tessuto imprenditoriale e sociale della nostra città.

Dal bazar della nonna diventato la cartoleria più famosa all'enoteca premiata a livello nazionale e nata dall'idea di tre giovani fratelli cresciuti a pane e… vino, dall'appassionato di fotografie allo studioso di segni esoterici per arrivare alla lunga storia artistica del teatro Galleria, la nuova puntata de "L'incantesimo della nostalgia" ha commosso ed emozionato il centinaio di legnanesi accorsi all'invito del Welcome Hotel e dei due promotori Giuseppe Calini e Daniele Berti.

Anzitutto svelato un "mistero". La cartoleria Cremonesi, quest'anno al traguardo dei 60 anni, è proprietà della famiglia Cavallari! Cremonesi, hanno spiegato i fratelli Paolo e Nicola, era la nonna, "ma sulla nostra lapide – hanno scherzato i due titolari – accanto al nostro cognome lasceremo che venga scritto anche Cremonesi, altrimenti nessuno potrà mai ricordarsi di noi…!".  Oggi il negozio non è più l'antico bazar, ma una tra le attività commerciali più moderne e frequentate. Una sicura  eccellenza legnanese.

Così l'enoteca dei fratelli Longo. Giovanni "Pinuccio" Longo è stato simpaticissimo nel documentare la storia della famiglia  e di papà che, arrivato a san Giorgio su Legnano dalla Puglia, si era subito inserito nell'ambiente legnanese con la discrezione del giovane apprendista, ma anche con una capacità imprenditoriale grazie alla quale avrebbe posto le basi perchè i tre figli Giovanni "Pinuccio", Osvaldo e Paola aprissero poi l'enoteca premiata a ripetizione a livello nazionale. 

La storia del teatro Galleria è rivissuta attraverso le locandine degli spettacoli più famosi che si sono succeduti sul palco a partire dagli anni Cinquanta. "Tutti i più grandi attori della rivista italiana – ha ricordato Giordano Fenocchio in assenza del proprietario Paolo Borroni, assente per un problema dell'ultimo momento – hanno calcato le tavole del Galleria. Da Gino Bramieri a Macario, da Raimondo Vianello e Sandra Mondaini a Walter Chiari per arrivare a Totò, il quale proprio a Legnano chiuse la sua straordinaria carriera di attore per la grave malattia agli occhi che l'avrebbe reso quasi cieco".

E infine, tutti in silenzio ad ascoltare i segreti esoterici di Alberto Landoni (autore del libro sulla simbologia della cappella dei sacerdoti al Cimitero legnanese, opera, secondo l'autore, della Massoneria), ma anche a vedere le immagini suggestive di Adriano Garbo e quelle sempre affascinanti di Daniele Berti.

marco tajè (immagini di luigi frigo)

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Qui sotto la lettera con la quale Nicola Cavallari "Cremonesi" ha voluto subito commentare la serata e segnalare la disponibilità, la creatività, la passione della famiglia Calini. Un giudizio che ci trova assolutamente concordi