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Rom: la casetta Bertani sarà abbattuta entro l’estate

L'edificio lungo la provinciale, diventato punto di rifugio da parte delle famiglie rom, verrà raso al suolo e i campi retrostanti al Cimitero Parco verranno coltivati...

(g.somazzi) – La casetta "Bertani" sulla Sp12 verrà abbattuta entro l'estate. E i campi retrostanti il Cimitero Parco verranno coltivati per contrastare gli insediamenti rom.

È l'annuncio fatto la scorsa sera dal sindaco Alberto Centinaio durante l'assemblea pubblica organizzata dalle consulte territoriali svoltasi nel salone del nuovo Centro Polifunzionale di Mazzafame a Legnano.

L'edificio lungo la provinciale, diventato punto di rifugio da parte delle famiglie rom che non rientrano nel "Patto per la sicurezza e la coesione sociale" partito nel 2012, verrà raso al suolo: «Di certo – ha esordito il sindaco – non voglio interrompere il buon rapporto instaurato con la società Iper, attuale proprietaria del terreno dove sorge la "casetta Bertani". Secondo gli accordi presi la società entro il 30 di giugno dovrà abbattere la struttura e si farà anche carico della bonifica del terreno. Se ciò non verrà fatto, dopo 10 giorni canonici, io come sindaco farò partire un'ordinanza per effettuare l'intervento. Ho ottimi rapporti con il Prefetto di Milano e interverrò nel migliore dei modi».

Gli ex campi rom torneranno alla cittadinanza e alcuni saranno coltivati. Ecco un altro obiettivo dell'Amministrazione Centinaio che in questi giorni ha pubblicato un bando sul sito del Comune per affidare le aree retrostanti il Cimitero Parco per uso agricolo: «Invito i cittadini a partecipare – ha esortato il sindaco – per coltivare queste terre, attualmente lasciate a se stesse. Non sappiamo ancora se l'affidamento sarà totalmente gratuito oppure con un minimo contributo. L'unica cosa certa è che questa è una soluzione per scoraggiare gli insediamenti abusivi e restituire le aree alla comunità».

Centinaio ha poi sottolineato la linea d'azione sulla questione rom: «Chi vuole integrarsi ha tutto il nostro aiuto, ma chi sbaglia e delinque non può rimanere impunito. Questo è un messaggio rivolto a tutti. Per coloro che non stanno alle regole useremo tutto ciò che è in nostro potere per rimandarli al loro paese in quanto non sono europei desiderati. Quando io varco il confine di uno Stato rispetto le leggi e le regole del paese in cui mi trovo e così devono fare anche loro».
 
E ha concluso: «Mi viene detto che sono troppo buono con i rom: io mi sforzo di essere giusto».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 12 Aprile 2014
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