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SCRITTE OFFENSIVE SUI MURI: IL RIONE S.PAOLO INSORGE

Sospettati delle frasi ingiuriose i rom che abitano i boschi del quartiere - Questa non è integrazione ma mancanza di rispetto verso coloro che li ospitano, affermano i residenti...

(g.s.) – Scritte offensive verso gli italiani sui muri di una residenza, in via Liguria angolo Lucania. E così scoppia la polemica.  

I sospettati principali dell'imbrattamento di due muri di cinta di una abitazione e del muretto del parchetto pubblico sono i rom.

"Rinchiusi" nelle loro abitazioni, sono veramente esasperati i cittadini del quartiere S. Paolo che, con rabbia, affermano di non essere più liberi di girare in sicurezza nel proprio quartiere.

"In piena notte i rom escono dai campi abusivi ubriachi e urlano, con frasi offensive contro gli italiani, di essere ormai i padroni della città – raccontano i residenti della zona- . Tutti noi dobbiamo forzatamente convivere con loro, chiusi in casa con antifurti e telecamere e il timore che si possano introdurre nelle nostre abitazioni. Le famiglie con bambini ormai evitano di frequentare il parchetto in via Liguria non essendo più un luogo sicuro in quanto i rom vanno a rifornirsi di acqua nella fontanella e, a volte, si soffermano sui muri di cinta insultando i passanti. Questa non è integrazione ma mancanza di rispetto verso coloro che li ospitano".

Tra le dichiarazioni ricordiamo anche quella di una nostra lettrice apparsa in queste ore sulla pagina Facebook di Legnanonews: "Sputi, urina, feci, immondizia varia di fronte all'accesso delle abitazioni…. i parchi giochi dedicati ai bambini, le panchine e l'area verde sono inaccessibili per la loro continua presenza di ricordi (discarica a cielo aperto e wc pubblico). Situazioni ormai intollerabili soprattutto per chi è costretto a convivere con tutto questo. Manca totalmente la sicurezza diurna e serale. La pericolosità del notturno è data dal loro continuo passaggio con bici, motorini e macchine in piena notte si sentono urlare e insultare ovviamente gli italiani con  frasi che ora mettono anche per iscritto, oltre alla frase di rito:" qui comandiamo e comanderemo noi, italiani di merda" lanciando bottiglie di birra, vino, lattine e vari, che si infrangono sui muri (producendo schegge di vetro a terra) e quelle che non si rompono entrano nelle proprietà private…. Siamo dispiaciuti noi cittadini per il superlavoro che deve affrontare l'AMGA che cerca di tenere sempre e a qualsiasi ora pulito il territorio".

In serata, un altro lettore ha voluto manifestare la sua rabbia, sentimento che, purtroppo, nel rione, si sta allargando a macchia d'olio in maniera anche preoccupante: "Sono un residente legnanese,  abitante in zona oltrestazione- spiega Decio Resse-. Le promesse fatte dall’attuale sindaco di risolvere questo problema risultano, ad oggi, promesse “da marinaio”. Ci ha riempito di belle parole, ma i fatti? Adesso bobbiamo subire anche ingiurie. Non solo li sopportiamo malvolentieri… Ma come si fa ad essere solidali con certa gentaglia? Vivono di furti,sono mendicanti ed infastidiscono la gente. A quando una soluzione definitiva del problema?".


Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Settembre 2012
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