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TRASPORTO PUBBLICO AL CAPOLINEA? LA PREOCCUPAZIONE DEL PD


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Tutti a piedi o al massimo in bicicletta? Certamente no, tuttavia le prospettive che lascia la serata di ieri in relazione al futuro del trasporto pubblico sono destinate a un futuro di grande incertezza e di ulteriori costi per pendolari e non.

E' stato il PD a lanciare la domanda: il trasporto pubblico è arrivato al capolinea? Praticamente, Stefano Quaglia consigliere comunale di Legnano, Paolo Cova consigliere provinciale e Fabio Pizzul consigliere regionale hanno dato risposte particolarmente negative, ma hanno pure formulato proposte per evitare ulteriori disagi e per attivare un miglior servizio.

Il consigliere comunale del PD di Legnano Stefano Quaglia ha messo sul tavolo alcune proposte per il territorio dell'Alto Milanese come un biglietto unico per viaggiare in tutto il territorio, il trasporto gratuito delle biciclette sui treni, il collegamento attraverso bus tra tutte le stazioni del territorio, l'idea di coinvolgere un'area ancora più vasta dell'Alto Milanese per arrivare a un'unica regia che regoli i trasporti.

Il consigliere provinciale del PD Paolo Cova è apparso particolarmente preoccupato per quello che avverrà dal gennaio 2011 ‘con una ATINOM che sembra avviata alla chiusura, nonostante il bilancio in attivo – ha affermato – e una Movibus che mostra segnali sempre più preoccupanti.  La situazione è di massima incertezza e confusione’.

‘ATINOM – ha spiegato Cova- è  una società in attivo ma è stata ‘privata del lavoro’ da ATM, che gli ha sottratto 500.000 km di percorrenze. A questo, e anche per le questioni di Movibus, non giova la propensione per il privato da parte dell'assessore provinciale De Nicola, che pare voglia trasferire i servizi di Movibus e Atinom al CAL’.

Fabio Pizzul, consigliere regionale del PD, ha confermato che i tagli riguarderanno principalmente il trasporto su gomma. In definitiva, sembra che ci saranno 100 milioni in meno a disposizione e anche se le ferrovie dovrebbero mantenere lo stesso numero di corse gli aumenti per il costo del biglietto potrebbero arrivare al 25%. 

Nel dibattito che è seguito, da segnalare gli interventi di Giuseppe Elia, di un sindacalista Movibus, di una pendolare di Castellanza che ha  toccato il discorso del tram-treno, previsto dall'accordo per il tunnel, ma sul quale la Regione tace. Altri argomenti trattati, l'importanza del collegamento fra gli ospedali della zona e la situazione in cui versano le stazioni ferroviarie.
 
‘Resta da capire – un'amara conclusione di Stefano Quaglia – perchè così poca gente. Forse, come diceva Pizzul, sta prevalendo una sorta di spirito di rassegnazione misto alla capacità di arrangiarsi, come quando a scuola i genitori si autotassano. Ma così si potrà solo peggiorare, perchè chi decide penserà che può andare avanti sulle sue scelte indisturbato’.
 
Infine, da segnalare che venerdì 10 dicembre fra le 7,30 e le 8,30 Fabio Pizzul sarà alla stazione di Canegrate per un contatto diretto con il mondo dei pendolari. 

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Pubblicato il 02 Dicembre 2010
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