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Damiani finalmente a casa: “A Dubai comunque una esperienza positiva”

Rimasto in quarantena durante l'UAE Tour, il dirigente sportivo ha fatto ritorno a Legnano

Parlare di sport in questi difficili giorni contraddistinti da tanta confusione causata dagli effetti del Covid-19 non è facile, più che di risultati e gesta atletiche siamo costretti a raccontare di avvenimenti legati allo sport in maniera indiretta. E’ il caso riguardante Roberto Damiani, direttore sportivo di una formazione ciclistica del World Tour, la francese Cofidis, che, impegnata nel UAE Tour negli Emirati Arabi, è rimasta bloccata per una settimana ad Abu Dhabi a causa di alcune presunte positività di ciclisti o addetti ai lavori.

[pubblicita]Oggi finalmente Roberto è potuto rientrare nella sua Legnano e noi lo abbiamo avvicinato per chiedergli di questa sua esperienza e di come l’ha vissuta, nelle sue parole un misto di soddisfazione ma anche di ovvia preoccupazione per quanto sta avvenendo:

E’ stata un’esperienza difficile da commentare, ci siamo trovati improvvisamente privati della nostra libertà, con la polizia e addirittura l’esercito fuori dall’albergo a presidiare l’intera zona e questo nonostante i controlli fatti abbiano sempre dato esito negativo. Il tutto è nato a causa di alcuni sintomi di bronco polmonite riscontrati in alcune persone residenti al quarto piano dell’albergo dove eravamo alloggiati che da quel momento è stato messo in quarantena dal ministero della sanità degli Emirati. Da lì per noi è iniziata un’odissea che inizialmente ha avuto degli aspetti preoccupanti per come venivamo trattati, con poco cibo e assenza totale delle pulizie giornaliere, poi nei giorni successivi la situazione è migliorata”.

Avete avuto un supporto logistico da parte della nostra ambasciata?

Devo dire che per la prima volta in vita mia mi sono potuto rendere conto del lavoro fatto dalle nostre ambasciate, ci sentivamo giornalmente con l’ambasciatore o con i suoi collaboratori, ci siamo sentiti tutelati anche se oggettivamente potevano fare ben poco, ringrazio anche gli organizzatori della RCS per il supporto che ci hanno sempre fornito”.

Come giudichi le sospensioni in atto nel ciclismo e nello sport italiano, quando proprio oggi in Francia è partita la Parigi-Nizza, mentre da noi sono state annullate Strade Bianche, Tirreno-Adriatico e Sanremo?

Rispetto le decisioni prese sia in Italia che in Francia, dove la Cofidis ha preso tutte le precauzioni per poter far correre i propri corridori in piena sicurezza. I numeri dicono che l’esplosione violenta del Coronavirus in Italia non è diversa da quella di altre nazioni, anche se ogni stato vive questa emergenza in maniera diversa”.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Marzo 2020
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