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Tanzilli e uno sprint bloccato sul più bello

L'atleta di Arconate, nazionale sui 100 e 200 metri, costretto ad allenarsi nel giardino di casa

Dalle piste di mezza Europa al giardino di casa sua, potrebbe essere questo in estrema sintesi il racconto di una giornata in tempi di Covid 19 per Simone Tanzilli, ventiquattrenne atleta della Riccardi Milano, nazionale italiano di atletica leggera nei 100 e 200 metri piani.

Simone, nativo e residente ad Arconate, fino al maggio 2015 giocava a calcio, come difensore centrale in Promozione lombarda nella prima squadra della Roncalli di Legnano e, per tenersi in forma, ha cominciato a correre sul pistino in asfalto di Arconate. Poi, giusto per curiosità personale, ha provato le gare arrivando in finale ai Tricolori juniores: in un mese esatto, dall’esordio atletico alla convocazione in azzurro per gli Europei di categoria. Dopo aver iniziato con Daniele Pinciroli e Sabrina Temporiti, è passato sotto la guida tecnica di Alessandro Nocera, seguito sul campo XXV Aprile di Milano da Giada Mingiano. Due argenti nel 2016 ai Campionati del Mediterraneo under 23 (200 e 4×100), nel 2017 è sceso a 20.70 sui 200 metri.

Campione italiano under 23 italiano dei 200 dal 2016 al 2018, ha partecipato alle Universiadi nel 2019 ed è giunto ottavo ai campionati europei under 23.

[pubblicita]Ora che la stagione all’aperto è stata completamente azzerata dal Coronavirus, come sta affrontando Sìmone questo periodo di forzata inattività? E’ lui stesso a risponderci: “L’idea era di iniziare la stagione all’aperto il prima possibile, ero in buon stato di forma quando poi c’è stato il blocco, la preparazione stava procedendo bene. All’inizio dell’isolamento c’era la possibilità di potersi allenare nei centri sportivi ma poi anche questi sono stati chiusi, fortunatamente però abito in campagna dove, col permesso del Comune, andavo ad allenarmi su una strada di campagna contrassegnando le distanze, volevo evitare di allenarmi sull’asfalto per evitare infortuni ai tendini ed alle articolazioni. Due settimane fa il Comune mi ha giustamente tolto il permesso, però grazie al fatto che abito in un complesso residenziale ho potuto continuare ad allenarmi anche se su di una superfice non idonea, cambiando tutta la preparazione”.

Come pensi di poter riprendere una volta tornati alla normalità? “Faremo un passo indietro, invece di finalizzare la preparazione come stavamo facendo ora ci alleniamo per mantenere un soddisfacente stato di forma con ritmi e sedute di allenamento ridotte, la speranza è di poter ripartire in pista nel più breve tempo possibile. Nel breve termine se le gare si faranno si vedranno differenze tra atleti di varie nazioni, nel nord Europa le restrizioni non sono così stringenti come da noi in Italia, a lunga scadenza però torneremo ad essere competitivi anche noi”.

Che messaggio vuoi mandare a chi ti sta seguendo?” “In questo momento lo sport passa in secondo piano, onore a chi si sta prodigando per la collettività, a loro tutto il mio apprezzamento per i sacrifici che stanno facendo”.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Aprile 2020
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