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Sprint imperiale di Davide Ballerini: un lombardo trionfa nella Coppa Bernocchi

Il 28enne della Quick Step premia il gran lavoro fatto dalla sua squadra con un grande Alaphilippe. Battuti allo sprint Strong (Israel) e Oldani (Alpecin), quarto Matteo Trentin

Coppa Bernocchi 2022

Sventola il tricolore sulla 103a edizione della Coppa Bernocchi. La gara della US Legnanese torna a concludersi allo sprint (dopo la favolosa cavalcata di Evenepoel nel 2021) e a parlare italiano grazie a Davide Ballerini, primo in volata in maniera netta sull’arrivo di viale Toselli.

Un grande successo per il 28enne di Cantù ma anche per la sua squadra, la corazzata belga Quick Step-Alpha Vynil, formazione che ha costruito il risultato fin da lontano grazie a una prestazione notevole del suo uomo migliore, l’ex iridato Julian Alaphilippe. Il suo lavoro e quello di Van Wilder ha tenuto sulla corda il gruppo e allo stesso tempo ha permesso a Ballerini di restare al coperto; poi quando il plotone si è ricompattato il vista del traguardo il velocista brianzolo ha completato l’opera.

Sprint imperioso quello della “Trivella di Cantù” che ha preso il centro della strada e non ha concesso spazio ai rivali: alle sue spalle il bravo neozelandese Corbin Strong della Israel (che si era speso anche durante le fughe precedenti) e l’enfant du pays, Stefano Oldani da Busto Garolfo con la maglia della Alpecin-Deceuninck. Giù dal podio Matteo Trentin, punta designata della UAE Emirates; quinto lo spagnolo Ivan Cortina per la Movistar, altre due formazioni che hanno lavorato parecchio lungo i 191 chilometri di corsa.

La gara è vissuta come spesso capita su una fuga dal chilometro uno, gli spagnoli Barrenextea (Caja Rural) e Muñoz (Eolo-Kometa), l’italiano Masotti (Corratec) e il francese Jousseaume (Totalenergies) che è stato poi bravo a restare davanti anche successivamente. I quattro hanno preso di petto i primi passaggi sul Piccolo Stelvio ma il loro vantaggio ha cominciato a scendere quando dietro si è mosso il “re” del gruppo, Julian Alaphilippe. Il due volte campione del mondo ha mostrato una gamba da “Giro di Lombardia” attaccando a più riprese, propiziando la fine della fuga e creando più di un drappello all’attacco.

La situazione è rimasta fluida, con piccoli gruppi che si sono alternati davanti a tutti ma con il gruppo sempre pronto a intervenire; l’ultima azione di questo genere ha visto tra i protagonisti anche Alessandro Covi, il “puma di Taino”, uno degli ultimi a restar davanti fino a quando il grosso del plotone ha assorbito l’attacco. Ultimi chilometri a velocità sostenutissima che ha reso impossibile qualsiasi scatto da finisseur: alle grandi squadre andava bene così, ognuna con il suo uomo veloce, e così è stato. E Ballerini non ha lasciato scampo agli avversari iscrivendo il proprio nome in un albo d’oro ricco di “colleghi sprinter” di altissimo profilo e finendo la sua giornata “tra le braccia” di Justine Mattera, la madrina della corsa.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it
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Pubblicato il 03 Ottobre 2022
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