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Alle Rancilio di Parabiago in mostra le opere del laboratorio di lettura interpretata

Ultimo appuntamento con tanto di opere esposte sui cavalletti per il laboratorio di lettura interpretata della scuola Rancilio di Parabiago

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Ultimo appuntamento con tanto di opere esposte sui cavalletti per il laboratorio di lettura interpretata della scuola Rancilio di Parabiago. Nato con l’obiettivo di «sviluppare l’amore per la lettura, ma insieme la capacità di esprimere ciò che i grandi scrittori possono suscitare nei lettori, stare insieme e condividere queste emozioni, suggestioni, scoprire le potenzialità dello strumento della voce e sviluppare l’ascolto degli altri, l’empatia e anche l’ascolto di sé stessi, della propria interiorità», il laboratorio ha coinvolto in tutto 13 studenti, che durante l’ultimo appuntamento nel giardino della scuola hanno esposto le loro opere.

L’idea è nata da una proposta della professoressa Laura Viganò che ha subito trovato sponda in diversi colleghi: la professoressa e arte terapeuta Domenica Musumeci, il professore e cantautore Davide Berardi e il professore e concertista Fabio Agosta. E i ragazzi non si sono fatti pregare per lasciarsi coinvolgere, sperimentando forme espressive che hanno spaziato dalla lettura all’arte grafica, accompagnate da musiche adatte al tema. Partito online durante il lockdown di marzo, il laboratorio è proseguito inizialmente online con incontri dedicati alla spiegazione tecnica dei diversi elementi espressivi, con tanto di spezzoni tratti dal cinema, dal teatro o letture dei docenti, e poi in presenza, con appuntamenti all’aperto nel mese di maggio durante i quali gli studenti hanno potuto trasferire sulle tavole graficamente le emozioni suscitate dalla preparazione del brano scelto.

Così all’ultimo incontro dell’anno scolastico i ragazzi hanno proposto al pubblico formato dai genitori opere che andavano dai brani epici tratti dall’Iliade di Omero a romanzi di formazione come “Wonder” e “L’amico ritrovato”, passando per le “Favole al Telefono” e il “Piccolo principe” ma anche per fiabe, invenzioni di sogni, Harry Potter e la biografia di Micheal Jordan: una varietà che «ha permesso ai ragazzi di sondare diversi sentieri e sperimentare come in situazioni diverse siano richieste diverse risposte – spiegano dalla scuola -, maturando quindi la competenza della “resilienza” diventata ormai ampiamente usata e richiesta».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 12 Giugno 2021
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