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Don Mazzi alle Melzi: «La scuola va rivoluzionata»

Don Mazzi ha affrontato il tema della dispersione scolastica - Presentato anche il progetto “Selfie”, un'indagine sugli adolescenti di Legnano 

I genitori devono condurre e sostenere i giovani attraverso la "stagione dell'adolescenza", solo in questo modo è possibile prevenire la dispersione scolastica. Così don Antonio Mazzi, 88 anni, ha parlato ai legnanesi che ieri, martedì 22 maggio, hanno affollato l'Auditorium dell'Istituto Melzi di Legnano. 

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Incontro "Come Aquiloni"- relatore don Mazzi martedì 22 maggio 4 di 7

In sala, tra i genitori, anche dirigenti scolastici e responsabili di associazioni rivolte all'educazione. In prima fila il funzionario Elena Bottini, responsabile del Servizio Istruzione. Sul palco con l'entusiasta don Mazzi anche Cristian Rocca, coordinatore della rete Relè, che ha introdotto l'incontro. Con loro l'assessore alla Cultura Franco Colombo e Antonio Sassi, referente della parrocchia Santa Teresa.

L'incontro "Come aquiloni", organizzato dalla Rete Relè, rientra nel progetto Prevenire che, come sottolinea l'assessore Colombo è stato «avviato durante la precedente amministrazione e vista la sua validità abbiamo deciso di continuare a sostenerlo. È un sistema per produrre proposte educative, che permette ai giovani di effettuare scelte mirate così da prevenire la dispersione scolastica. Un fenomeno diffuso anche qui e la cui entità non è ancora ben delineata. Aggiungo che la città è orgogliosa di ospitare don Mazzi e ascoltare i suoi consigli e la sua storia».

Rocca ha presentato il progetto “Selfie”, che vede l'alleanza con la Fondazione Exodus di don Mazzi. Iniziativa che è ancora in fase di valutazione da parte della Fondazione Ticino Olona: «Si tratta di un'indagine sullo stile di vita di preadolescenti e adolescenti di Legnano. La raccolta dati sarà attuata in tutte le scuole della città e ci permetterà di capire le difficoltà esistenti e di conseguenza sapremo come intervenire».

L'educatore don Mazzi è subito entrato nel cuore dell'argomento trattato: difficoltà e bellezza nell'educare i ragazzi in età adolescenziale. «A me interessano le persone che non restano a scuola – ha esordito don Mazzi – È importante parlare di tutti quei ragazzi che perdiamo, bocciamo, allontaniamo per il loro comportamento. Sono preoccupato di tutti i giovani dai 10 ai 14 anni che frequentano una scuola fatta per ragazzi di una generazione passata. In 70 anni è cambiato il mondo, ricordiamocelo»Con forza, il sacerdote ha dichiarato quanto sia importante rivoluzionare il mondo scolastico: «Dobbiamo cambiare la scuola media inferiore perché i nostri ragazzi in quel periodo esplodono: le loro emozioni sono dilaganti, il loro sentire cambia, il loro sesso emerge. Insomma, mentre il loro corpo esplode devono stare seduti nelle aule. Non è possibile». Nel periodo adolescenziale non esiste la parola normale: «Il ragazzo perfetto, quello ubbidiente non esiste. Il secchione nasconde, chiude il suo mondo vero. I figli vanno ascoltati, a loro bisogna spiegare, anzi si deve prima spiegare, e poi dire ‘no’». 

Per don Mazzi l'adolescenza è una delle stagioni più importanti: «​È la vera nascita di vostro figlio. E voi diventate madri e padri in quel periodo lì. Dovete guidarli, condurli, fargli capire come gestire questa esplosione di emozioni. Solo in questo modo potrete evitare che si perda».


RELÈ– la rete educativa legnanese composta dalle principali agenzie educative cittadine (scuole medie e superiori, centri di formazione professionale, doposcuola, privato sociale – cooperative, associazioni, ecc. – con capofila Comune di Legnano). Questa realtà ha presentato alla Fondazione Ticino Olona il progetto “Sistema sfida educativa", che contiene la prima collaborazione operativa proprio con Exodus. L'obettivo è la realizzazione di “Selfie”, un indagine sugli stili e le condizioni di vita di preadolescenti e adolescenti di Legnano e dintorni per approfondirne la conoscenza e orientare interventi e progettazioni in modo da rispondere alle esigenze reali. Attraverso il progetto "Selfie" gli adetti ai lavori potranno capire la reale entità del fenomeno della dispersione scolastica. 

Galleria fotografica di Luigi Frigo

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Maggio 2018
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