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Daniele Cassioli si “racconta” agli studenti delle Barbara Melzi

Daniele Cassioli, campione pluripremiato di sci nautico e fiseoterapista cieco, ha incontrato gli studenti dell'Istituto Barbara Melzi 

Ospite d'eccezione al teatro dell'Istituto Barbara Melzi: Daniele Cassioli, sciatore nautico e fisioterapista italiano cieco dalla nascita, ha raccontato la sua storia agli studenti.

Eletto tre volte atleta mondiale dell'anno dall'International Waterski & Wakeboard Federation, categoria disabili (2008, 2010, 2014), e con 22 titoli mondiali, 20 titoli europei e 31 titoli italiani, Daniele è considerato il più grande sciatore di tutti i tempi, detenendo, inoltre, il record del mondo nella specialità del salto, nelle figure e nello slalom.

Dopo un breve video di presentazione, Daniele ha cominciato a parlare ai ragazzi della sua vita e di come questa sua disabilità non l'abbia mai fermato: ha iniziato a praticare sport dall'età di 3 anni entrando, a soli 10, nella squadra nazionale italiana paralimpica di sci nautico.
Lo sport è sempre stato per lui un modo per comunicare e un grandissimo aiuto per la sua crescita: «Questo sport mi ha dato tante soddisfazioni, vittorie e opportunità – ha spiegato il campione di sci -. Bisogna affrontare la vita senza paura, conoscere i propri limiti e saperli sconfiggere».

Daniele è l'unico sciatore cieco al mondo capace di fare un movimento specifico con le mani libere, un piede sullo sci e uno sulla corda. Il 30enne plurimedagliato è stato in grado di superare un grande limite e di sconfiggere le sue difficoltà: «I risultati sportivi sono partiti da una vera e propria disabilità, ho fatto tanti sacrifici e dalle cadute mi sono sempre saputo rialzare, arrivando a molte soddisfazioni – ha commentato Daniele -. La forza per andare avanti la trovo mettendo sempre amore e positività nella vita di tutti i giorni».

Oltre che nello sport, Daniele è un campione anche nella vita: dopo aver brillantemente superato il test d'ingresso per accedere al corso di laurea in fisioterapia all'Università degli Studi dell'Insubria di Varese, si è laureato con 110 e lode.
Successivamente ha frequentato un corso di osteopatia e ha iniziato a esercitare come libero professionista. Collabora anche con il CONI all'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport a Roma, dove vengono trattati alcuni dei migliori atleti italiani di livello internazionale, e con il Legnano Basket Knights, la squadra di pallacanestro maschile di A2.

Per gli studenti dell'Istituto è stato molto interessante il racconto di come Daniele ha superato i momenti difficili, soprattutto quelli legati all'età scolastica: «I miei compagni di classe mi prendevano in giro e mi facevano sentire sbagliato – ha sottolineato il campione -. Ho imparato che la diversità è un valore aggiunto e che per creare un team vincente fare squadra è fondamentale».

I ragazzi, inoltre, sono rimasi molto sorpresi di come Daniele riesca ad utilizzare il telefono e a scrivere messaggi attraverso un sintetizzatore vocale, e di come legga con il braille, un sistema di scrittura e lettura a rilievo.
Conoscere un campione di questo calibro è un'esperienza unica che sicuramente li aiuterà a percepire la realtà di tutti i giorni in modo diverso e ad affrontare le difficoltà con un'altra filosofia di vita.

Redazione
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Pubblicato il 07 Febbraio 2018
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