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I Nas oscurano 30 siti che vendevano falsi farmaci per curare la malattia Covid-19

Tra i medicinali venduti c'era anche l’indometacina e l'ivermectina, farmaco usato ormai solo quasi sugli animali. I cittadini sono invitati a diffidare delle offerte in rete di medicinali e prodotti non autorizzati o di dubbia provenienza

Varie

In questi giorni i carabinieri del Nas hanno oscurato 30 siti internet che vendevano terapie per curare la malattia Covid-19. Proposti in vendita farmaci soggetti a obbligo di prescrizione, vendibili solo in farmacia da parte di farmacista abilitato, e preparati i cui benefici non sono provati.

Tra i medicinali venduti c’era anche l’indometacina, antinfiammatorio non steroideo impiegato nel trattamento delle malattie articolari degenerative, e ranitidina, utilizzata per la cura dell’ulcera gastrica o del reflusso gastroesofageo. Presente anche l’ivermectina, farmaco usato ormai solo quasi sugli animali, oggetto di uno specifico allarme avvelenamento negli Usa e che l’Ema, nel marzo 2021, raccomandava di non utilizzare per la prevenzione o il trattamento di Covid al di fuori degli studi clinici. Poi tra i farmaci in vendita anche gli antivirali lopinavir/ritonavir il cui utilizzo può essere considerato solo off label, sotto prescrizione medica e con il consenso del paziente.

Con quest’operazione, salgono a 313 i provvedimenti sinora eseguiti nel 2021 dai NAS (274 dei quali correlati all’emergenza COVID-19). A tal proposito Federfarma segnala che è da «anni che lavoriamo in stretta sinergia con le Forze dell’Ordine e l’Aifa per la lotta alla contraffazione dei farmaci che, se non dannosi per la salute, risultano spesso privi di qualsivoglia principio attivo».

I cittadini sono invitati a diffidare delle offerte in rete di medicinali e prodotti non autorizzati o di dubbia provenienza, ricordando che la vendita on line di farmaci soggetti a obbligo di prescrizione è assolutamente vietata e che, per quanto concerne l’offerta in vendita dei “medicinali senza obbligo di prescrizione”, è necessario verificare sempre la presenza del previsto logo identificativo nazionale cliccando il quale si viene rimandati alla pagina web del sito internet del Ministero della Salute contenente i dati relativi all’autorizzazione.

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Pubblicato il 10 Dicembre 2021
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