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Coronavirus: infettivologi lombardi in campo per la prevenzione

Al coordinamento regionale degli infettivologi della Lombardia anche il dottor Paolo Viganò responsabile dell'Unità malattie infettive di Legnano.

Anche Paolo Viganò, responsabile dell'Unità malattie infettive di Legnano al coordinamento regionale degli infettivologi della Lombardia che si è svolto oggi, 22 gennaio, in Regione Lombardia per l'emergenza del Coronavirus cinese. Incontro voluto dai vertici del Pirellone per attivare la rete di specialisti così da poter agire tempestivamente in caso di emergenza.  

[pubblicita]        Ufficialmente sono 450 le persone infette in Cina (9 i decessi) e all'aeroporto di Fiumicino, l'unico che registra arrivi diretti dall'aeroporto di Wuhan, vengono monitorati i passeggeri in arrivo. «A Malpensa per il momento non sono previsti arrivi dalla zona contaminata  ma siamo pronti ad affrontare ogni evenienza – precisa Viganò –. Solo i viaggiatori  che hanno soggiornato in quella ben precisa zona della Cina potrebbero essere venuti a contatto con il virus, ma visto il livello di attenzione possiamo dire che non c'è alcun pericolo. Va ricordato che i casi sono stati isolati e anche la persona infetta negli Usa è stata prontamente individuata». 

In questo momento, spiega Viganò, non è stata individuata una terapia mirata e non esiste un vaccino: la cura, visto che il virus è sconosciuto, è "generica". Le persone infette presentano una sindrome febbrile associata a polmonite, il virus «procura un forte scompenso respiratorio – spiega il medico – ed è ovvio che coloro che sono veramente a rischio sono i malati cronici e le persone fragili. E visto che ci troviamo vicini al picco influenzale facciamo affidamento al buon senso delle persone per evitare il panico da sospetto contagio».   

Il Coronavirus, denominato provvisoriamente 2019-nCoV, è della stessa famiglia della Sars: può, quindi, mutare e propagarsi facilmente. «Dalle informazioni diffuse – commenta Viganò -, la prima segnalazione di contagio risale a meno di un mese fa, e l’infezione sarebbe stata contratta in un mercato di pesce ed altri animali selvatici a Wuhan, città della Cina centrale di oltre 11 milioni di abitanti». 

Come ha ricordato Pierangelo Clerici, Presidente AMCLI e direttore U.O. Microbiologia A.S.S.T Ovest Milanese, non si sa abbastanza del «2019-nCoV per trarre conclusioni definitive su epidemiologia, contagiosità, rischio di diffusione e patogenesi. Il compito del laboratorio di microbiologia sarà come sempre cruciale nell’eseguire la sorveglianza diagnostica per le infezioni emergenti».

In un ambito di prevenzione, si alza la voce critica della CUB Trasporti che lamenta la mancanza di supporto ai lavoratori degli scali di Linate e Malpensa: "Si rende noto che ad oggi nessuna procedura di prevenzione e nessun dispositivo di protezione individuale è stato distribuito ai lavoratori interessati, né risulta sia stato effettuato alcun intervento per tutelare la salute dei passeggeri in transito/arrivo/partenza dall’aeroporto citato in oggetto. Riteniamo questa una gravissima mancanza alla quale si chiede di sopperire urgentemente, anche a fronte delle inequivocabili notizie giornalistiche e delle procedure invece introdotte in altri scali". Corre l'obbligo, tuttavia, di ricordare, come pubblica Varesenews, che negli scali milanesi non sono previsti arrivi dalle zone cinesi più interessate dal virus.

Come per tutte le malattie respiratorie restano valide le raccomandazioni standard: lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche, starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito piegato, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti usati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso. Poi seguire un'alimentazione sicura, evitando carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e bevande non imbottigliate, ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.

Il Ministero della Salute raccomanda inoltre di posticipare i viaggi non necessari a Whuan. 

La Direzione Generale della prevenzione sanitaria ha diffuso tutte le informazioni sul nuovo coronavirus cinese che pubblichiamo di seguito.

(Foto di it.sputniknews.com)

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Gennaio 2020
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