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Elezioni Cerro, Landoni su Amcem: “Foglia di fico per coprire loro danni”

Così l'ex vicesindaco ribatte agli "avversari" politici - E ancora: "Amcem e Barbano vengono subdolamente associati a me e alla mia lista"

(c.l.) Piera Landoni, candidata sindaco per la lista Bene Comune, decide di rispondere agli "avversari" politici che legano il suo nome a quello di Donato Barbano, ex amministratore unico di Amcem, con un comunicato dal titolo eloquente: "Piccole miserie umane". Negli scorsi giorni si è aperto un botta e risposta sulla questione della multiservizi comunale, indicata dall'ex sindaco Teresina Rossetti come una delle cause della fine della sua amministrazione. D'accordo su questo aspetto Alex Airoldi (Progetto Comune), che parla di Amcem come "causa scatenante della caduta della ex amministrazione e avvio del commissariamento". Intervenuti sulla vicenda anche Antonio Lazzati, che ha affermato come Landoni e Barbano siano legati anche da interessi commerciali, Alessandro Provini, capolista di Centrodestra Unito, che ha chiesto chiarezza e Nuccia Berra, candidata sindaco di Centrodestra Unito.

«La questione Amecem, nata dalle ceneri della fallimentare esperienza CEA, è la classica foglia di fico per coprire danni e problemi di alcuni candidati afferma Landoni -. Per Rossetti serve a nascondere le origini e le cause del suo fallimento: fin dal primo giorno la sua compagine in Comune si è dissolta con l’abbandono di Lazzati, Mantellina, D’Anna e Dell’Acqua, e nei due anni seguenti di Spataro, Banfi, Frau e il mio allontanamento perché “colpevole” di voler svolgere con responsabilità il mio incarico di Vicesindaco. Per Lazzati Amcem è un modo di far dimenticare le scelte discutibili e improvvide delle sue passate amministrazioni. Per Berra è il tentativo di gettare fumo sul possibile conflitto di interessi in merito alla Farmacia. Amcem e Barbano vengono subdolamente associati a me e alla mia lista. Barbano non è nella lista “Bene Comune” e non avrà incarichi istituzionali né di altro tipo, anche perché impegnato nel suo contenzioso su Amcem. Non è né indagato né condannato e non gli si può certo negare il diritto di voto».

Di seguito la posizione integrale di Landoni.


A pochi giorni dal voto alcune liste, anziché parlare ai cittadini attraverso le loro proposte preferiscono infangare la campagna elettorale assemblando squallidi volantini e comunicati contenenti vili attacchi personali che per di più offendono l’intelligenza degli elettori.

La questione AMCEM, nata dalle ceneri della fallimentare esperienza CEA, è la classica foglia di fico per coprire danni e problemi di alcuni candidati. Per Rossetti serve a nascondere le origini e le cause del suo fallimento: fin dal primo giorno la sua compagine in Comune si è dissolta con l’abbandono di Lazzati, Mantellina, D’Anna e Dell’Acqua, e nei due anni seguenti di Spataro, Banfi, Frau e il mio allontanamento perché “colpevole” di voler svolgere con responsabilità il mio incarico di Vicesindaco. Per Lazzati AMCEM è un modo di far dimenticare le scelte discutibili e improvvide delle sue passate amministrazioni. Per Berra è il tentativo di gettare fumo sul possibile conflitto di interessi in merito alla Farmacia.

AMCEM e Barbano vengono subdolamente associati a me e alla mia lista. Barbano non è nella lista “Bene Comune” e non avrà incarichi istituzionali né di altro tipo, anche perché impegnato nel suo contenzioso su AMCEM. Non è né indagato né condannato e non gli si può certo negare il diritto di voto.

Getta non poche ombre il fatto che i meschini tentativi di inquinare questa campagna arrivino proprio da Antonio Lazzati e Teresina Rossetti, i due ex Sindaci che fra il 2010 e il 2014 lo hanno ripetutamente nominato e poi confermato, come per altro era loro esclusiva prerogativa. Coinvolgere altri, come me che, fino al 2013, ricoprivo la carica di assessore esterno ai Servizi Sociali, senza neppure diritto di voto, appare quantomeno strumentale e per nulla credibile. Piuttosto i due ex sindaci dovrebbero invece porsi il tema di avere per anni dato fiducia ad una persona che ora disdegnano e disegnano come un losco figuro, prefigurando (se le accuse fossero reali) una evidente incapacità di controllo da parte loro.

In merito al tema del “mancato controllo”, nel nostro programma abbiamo previsto una Commissione di Indagine sulle Partecipate e sullo stato di attuazione di convenzioni e appalti (piscina, cimiteri, ecc) che pongono pesanti ipoteche sui bilanci comunali. A quanto pare, in questa campagna, per alcuni tutto è consentito, ma la foglia è sempre più stretta e la via della Democrazia sempre troppo grande.

Piera Landoni

Redazione
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Pubblicato il 08 Giugno 2018
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