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Ivo Paiusco, volontario al New York Encounter

Si apre il NYE con il Cardinale Dolan, arcivescovo di New York - La corrispondenza del presidente dell'associazione De Gasperi di Legnano...

L'arrivo a New York è sempre eccitante, a partire dal panorama che si scorge dall'aereo prima di atterrare. Mi chiedevo se ci fossero misure straordinarie di security in atto dopo i fatti di Parigi, ma non ho riscontrato gran che di nuovo. Come al solito i controlli sono più accurati nello scalo di partenza, dove però non hanno chiesto come pensavo di tenere accesi tablet e telefonini per il problema delle batterie trasformabili in esplosivi. Solo il fastidio di togliersi le scarpe.

Una sola novità a New York. Mentre attendevo il bagaglio trasportato in stiva arriva un poliziotto con un cagnolino che si ferma ad annusare il mio bagaglio a mano. Mi chiede se ho li dentro roba alimentare, ed io gli ho risposto di no, visto che quel poco che avevo del genere era nella valigia che attendevo. Mi ha chiesto di aprirgli la valigia sul posto, lui ha frugato dentro, non ha trovato nulla, mi ha ringraziato e se ne è andato.Valli a capire questi cani americani.

Ho raggiunto in taxi la casa di mia figlia in zona East Harlem di Manhattan e mi sono adattato li al fuso attendendo l'ora di cena e che poi venisse il tempo di dormire.

Il giorno dopo, mercoledi 15, mattinata dedicata con mia figlia all'arte con visita alla bellissima Frick Collection che non avevo ancora visto. Poi Santa Messa alla chiesa di Santa Agnese sulla 43ma strada e pranzo nel bar Cipriani sulla stessa via, dove abbiamo incrociato, tramite un amico di mia figlia, Tiziana Ferrario, la giornalista corrispondente da New York per la Rai, che ovviamente abbiamo invitato al New York Encounter. Chissà se la vedremo visto che ci sarà anche la Maggioni di Rainews. Non ho idea se tra di loro ci sia competizione o meno, è un mondo che non conosco.

Il pomeriggio è stato dedicato alla visita del museo sull'11 settembre, che è veramente impressionante. Non posso descriverlo in due parole, ma merita una visita. Una cosa sola vorrei dire: dalla ricostruzione dei fatti gli americani ammettono di essersi fatti abbindolare dai terroristi con molta negligenza da parte loro. Avevano intercettato solo uno dei futuri attentatori, mentre tutti gli altri si erano tranquillamente iscritti alle scuole di pilotaggio. Trattandosi di una museo promosso dal governo fare una ammissione cosi esplicita a proprio carico, mi fa capire la differenza con l'Italia dove non si capisce mai chi ha sbagliato, vedi il caso di Ustica, ad esempio.

Domani pomeriggio si apre il NYE con il Cardinale Dolan, arcivescovo di New York (nella foto) che parlerà sul tema "Chi è l'uomo perchè Tu ti prenda cura di lui?" (salmo 8). Segue un concerto blues dopo cena. Non sono di turno come volontario per cui vi farò sapere. Per me il grosso del lavoro sarà sabato e domenica.

Oggi, giovedì, è dedicato alla visita al Moma e se ci riesco, a vedere American Sniper di Clint Eastwood.

Ivo Paiusco

Redazione
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Pubblicato il 15 Gennaio 2015
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