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Volantini contro la giunta, un fatto grave oppure una banale filastrocca? Consiglio comunale diviso

I volantini di critica alla amministrazione comunale hanno agitato l'inizio della seduta, dividendo maggioranza e minoranza

Consiglio comunale Lorenzo Radice

Un fatto grave, ma da ridimensionare. Una filastrocca nemmeno scritta bene, anzi no un atto intimidatorio che meriterebbe una condanna univoca da parte della politica legnanese. Pareri diversi in consiglio comunale sui volantini apparsi in città e contenenti una critica, in versi semi-poetici, nei confronti del sindaco e degli assessori.

L’argomento ha occupato l’intera ora prevista per le comunicazioni di inizio seduta. Da una parte gli esponenti della maggioranza (Bosetti, Benetti, Scheriani e Silvestri) hanno manifestato solidarietà, preoccupazione e condanna per la vicenda, soprattutto perchè i manifestini sono stati affissi sulle porte e sui cancelli delle persone coinvolte.  Dall’altra, alcuni consiglieri di minoranza, chi più e chi meno (Grillo, Laffusa, Munafò, Carolina e Francesco Toia),  si sono espressi sì per una condanna di fondo, ma si sono anche impegnati a ridurre il fatto a una goliardata o almeno a una vicenda che non meritava tanta attenzione, comunque non paragonabile alle scritte antisemite di memoria nazi-fascita: “Avete dato una attenzione  in misura così robusta per allontanare l’interesse da altri argomenti che potrebbero mettere in difficoltà l’amministrazione”, il commento di Carolina Toia.

Brumana, nel manifestare solidarietà, ha invece dato ragione alla maggioranza sulla la gravità dell’affissione dei volantini sulle porte delle abitazioni degli interessati, ma convergendo sul pensiero dei consiglieri di opposizione sulla strumentalizzazione attribuita al fatto e sulle esagerazioni nel giudizio attribuito da Primo Minelli (Anpi) alla vicenda, che ricordiamo, al contrario, è stato assolutamente apprezzato dalla maggioranza.

Un argomento, insomma, che ha dimostrato quanto fossero lontani i due schieramenti in un confronto apparso fin da subito fondato su presupposti troppo lontani (fatto gravissimo di qui, goliardata di là) per portare a quella presa di condanna univoca richiesta dai consiglieri di maggioranza.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Gennaio 2021
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