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“Dichiariamo illegale la povertà”

Troppi i tagli del Governo centrale agli enti locali che minano l'erogazione dei servizi sociali - La sinistra non ci sta...

La sinistra dell'Alto Milanese si muove congiuntamente contro la povertà. É quanto dichiarato durante la conferenza stampa tenutasi a Legnano.

Lunedì 16 marzo, nell'aula consiliare di via Manzoni a Canegrate, si terrà un incontro pubblico intitolato "Dichiariamo illegale la povertà". A promuoverlo gli amministratori pubblici Giuseppe Marazzini (Legnano), Franca Meraviglia (Canegrate), Francesco Matera (Rescaldina), Aldo Dell'Acqua (Busto Garolfo) e Giovanni Serra (Nerviano). Lo scopo è quello di sottoporre all'attenzione dei cittadini l'iniziativa internazionale omonima, che vuole portare l'ONU, nel 2018, a «mettere fuori legge i fattori strutturali all'origine dei processi di impoverimento del mondo».

I consiglieri comunali si impegneranno, dunque, a portare in aula una mozione che richieda l'adesione delle Amministrazioni a tale iniziativa. Già nel prossimo consiglio comunale di Legnano si discuterà dell'iniziativa su proposta di Giuseppe Marazzini (Sinistra Legnanese). «La povertà in Italia cresce e la spesa sociale diminuisce – ha spiegato Marazzini – Dal 2008 al 2011 è diminuita dell'80%, la spesa per il welfare è passata da 2,5 miliardi nel 2008 a 270 milioni nel 2013, la spesa per le politiche sociali da 518 milioni nel 2009 a 44 nel 2012. A tutto ciò, va aggiunto quanto ufficializzato dal sindaco Centinaio ieri, venerdì 13, durante la visita del prefetto: un taglio di trasferimenti dallo Stato centrale al Comune per un totale di 1milione 700mila euro».

Queste riduzioni obbligano le Giunte a rivedere i propri bilanci. «Alle volte mi sento più un amministratore di condominio che un assessore» ha commentato Sergio Beniani, assessore al bilancio di Canegrate. «Riuscire a stendere un bilancio di previsione in una situazione di continui tagli come questa è difficile. Canegrate impegna il 25% del suo bilancio per i servizi sociali. Aumentare i costi di tali servizi è impensabile: la cittadinanza non può sostenerlo». A testimonianza di questo fatto Beniani ha ricordato come sul territorio canegratese si sia registrata una riduzione del 20% nella riscossione di IMU e TARI. «La gente non riesce più a pagare».

L'aumento delle tasse per i servizi è stato bollato come «strada impercorribile» anche da Aldo Dell'Acqua, consigliere di maggioranza di Busto Garolfo. Le soluzioni proposte da Dell'Acqua sono quelle di schierarsi in modo forte contro le istituzioni: chiedere un risarcimento alla Regione per la corruzione che vi dilaga e organizzare una rivoluzione sociale. «Se tutti i 39 Comuni dell'Alto Milanese si allineassero contro il Governo per sforare il patto di stabilità – ha spiegato il consigliere – lo Stato non riuscirebbe a fermarci».

A testimoniare la crescente indigenza anche nel legnanese il passaggio, negli ultimi dieci anni da una a tre mense dei poveri. A Legnano le famiglie colpite da fattori di povertà sono tra le 400 e le 600, di cui più di un terzo italiane.

L'adesione a "Dichiariamo illegale la povertà" si inserirà in un contesto più ampio di revisione della gestione della finanza pubblica, a cui tutti i Comuni sono invitati ad aderire. Tra le proposte della sinistra locale ci sono quella di modificare il patto di stabilità «eliminando dallo stesso le spese di investimento dirette ai servizi pubblici e al welfare», la rimodulazione equa delle tasse sul patrimonio immobiliare e l'incasso degli introiti di tributi comunali integralmente dall'Ente stesso.

Per approfondimenti:
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Redazione
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Pubblicato il 16 Marzo 2015
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