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Palio di Legnano

Sant’Ambrogio (ri)abbraccia la “sua” reggenza: “Riscopriamo le radici religiose nel Palio di Legnano”

Un santuario di Santa Maria delle Grazie avvolto nella nebbia ha accolto la promessa della reggenza della contrada Sant'Ambrogio in vista del prossimo Palio

Il verde e il giallo del popolo dei contradaioli hanno colorato un santuario di Santa Maria delle Grazie avvolto nella nebbia per la cerimonia di investitura religiosa della reggenza della contrada Sant’Ambrogio, che sullo sfondo di tamburi e chiarine mercoledì 7 dicembre ha fatto da cornice alla promessa del gran priore Ermenegildo Pizzo, del capitano Mattia Landi e della castellana Francesca Piazza. Per loro, come per lo scudiero Alessandro Ortica e per la gran dama Rosanna Garavaglia, era arrivata nei mesi scorsi la conferma al timone della contrada di via Madonna delle Grazie in vista del prossimo Palio di Legnano.

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Palio di Legnano - Investitura religiosa della reggenza della contrada Sant'Ambrogio

Al centro della celebrazione la figura di Sant’Ambrogio, santo patrono della contrada e vescovo di Milano dal 374 al 397. «Ambrogio era innanzitutto un uomo delle istituzioni, era il rappresentante dell’imperatore Valentiniano a Milano – ha ricordato monsignor Angelo Cairati, prevosto e decano di Legnano, che ha officiato la cerimonia in vece del cappellano di contrada don Patrizio Croci -: in pochi giorni fu battezzato, comunicato, cresimato, ordinato subdiacono, diacono, prete e vescovo. A quel tempo le tensioni erano molto forti per i contrasti tra ariani e cattolici e il capo della delegazione imperiale gli disse “Vai nella chiesa, cerca di pacificare gli animi: vai come prefetto ma parla come un vescovo“. Lui parlò come un vescovo, e la folla lo acclamò. Era un uomo con un profondo senso della legalità, della giustizia e del rispetto della legge, perché la legge se è giusta tende al bene comune. Era un uomo senza il difetto umano dell’ambiguità: aveva il coraggio di fronteggiare le persone».

Palio di Legnano - Investitura religiosa della reggenza della contrada Sant'Ambrogio

Sant’Ambrogio, però, era anche e soprattutto «un cristiano», e per questo il prevosto – che durante l’omelia ha richiamato le «profonde radici religiose all’interno del Palio» che però da molti vengono «vissute più come religione civile, come tradizione, che come cristianesimo», esprimendo l’auspicio che momenti come le cerimonie di investitura religiosa possano far «riscoprire le radici di quanto si è conosciuto il nome di Gesù» – ha voluto ricordarlo anche recitando una preghiera composta dal vescovo stesso: «Cristo è tutto per noi! Se vuoi curare una ferita, Egli è il medico. Se sei riarso dalla febbre, Egli è la fonte. Se sei oppresso dall’iniquità, Egli è la giustizia. Se hai bisogno di aiuto, Egli è la forza. Se temi la morte, Egli è la vita. Se desideri il cielo, Egli è la via. Se sei nelle tenebre, Egli è la luce … Gustate e vedete come è buono il Signore: beato è l’uomo che spera in Lui!».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Dicembre 2022
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