L'ulivo per Falcone e Borsellino, a Canegrate, ha trovato una casa definitiva. Dopo la posa in vaso, la pianta è stata messa a dimora nel giardino del centro di aggregazione giovanile di via Alberto da Giussano. La cerimonia, altamente simbolica, si è tenuta questo pomeriggio, sabato 8. Presenti i ragazzi del tavolo antimafia di Canegrate, il sindaco Roberto Colombo e gli assessori Pinuccia Auteri, Franca Meraviglia e Davide Spirito.

Dopo un 2018 ricco di progetti, i membri del tavolo contro le mafie stanno già pensando al futuro. Il tema del 2019 sarà Peppino Impastato, poeta e giornalista di Cinisi (Palermo), ucciso dalla mafia nel 1978 a causa delle sue denunce contro la malavita organizzata. Il sogno sarebbe quello di intitolare la sede di via da Giussano proprio a lui.

«Anche quest'anno – spiega Federica Marcucci del tavolo antimafie – continueremo nella nostra collaborazione con il liceo Cavalleri. Trasmetteremo il nostro messaggio attraverso il teatro, la rassegna di fumetto, letture di poesie di Peppino, la proiezione del film "i cento passi". Il fatto di essere riusciti, in due anni, a raddoppiare il numero di associazioni che è con noi ci fa ben sperare: adesso siamo una decina. Il nostro obiettivo è sempre lo stesso: parlare di mafia ai ragazzi e alle famiglie, affinchè non sia più considerato un tabù, ma si conosca il problema, se ne prenda consapevolezza e si argini».

Appoggio totale da parte dell'amministrazione comunale di Canegrate. «E' doveroso presidiare il territorio – la riflessione dell'assessore alla cultura Pinuccia Auteri –, così come è doveroso sensibilizzare grandi e piccoli. Bisogna imparare a riconoscere il pericolo, essere trasparenti e denunciare. Il successo dell'iniziativa ci fa piacere: sono tanti piccoli semi di legalità che crescono».