Lavoratori della Franco Tosi in corteo venerdì mattina per le strade di Legnano, con tappa in Municipio.

Come già pubblicato, i dipendenti dell'azienda legnanese hanno deciso di bloccare il lavoro negli stabilimenti, dopo che il gruppo indiano Gammon, proprietario della Tosi, ha deciso di non presentarsi alla riunione fissata sempre oggi al l Ministero dello sviluppo economico a Roma con Termomeccanica il gruppo italiano che ha presentato una proposta d'acquisto.

Al termine di un presidio all'ingresso di piazza Monumento iniziato alle 5, attorno alle 10.30, la folta rappresentanza di lavoratori ha deciso di avviare un corteo lungo corso italia e arrivato poi in Municipio.

Esasperati, i dipendenti della Tosi sono stati accolti dal sindaco Centinaio nella sala degli Stemmi di Palazzo Malinverni.

Totale è stata la solidarietà espressa dal primo cittadino: "Sono dalla vostra parte e farò di tutto per far si che quest'azienda non chiuda – ha affermato il sindaco -. L'amministrazione è al vostro fianco e ve lo dimostreremo con i fatti. Chiederò a Gammon un incontro entro settimana prossima e organizzerò a breve un tavolo di lavoro tra Provincia, Regione e parlamentari locali. Inoltre, dopo aver tenuto un colloquio con l'amministratore delegato di Termomeccanica posso dirvi che quest'ultima ha un piano industriale ben articolato e intende mantenere i posti di lavoro".

Nei prossimi giorni i dipendenti della Tosi con il supporto di tutti e 3 i sindacati dell'industria metalmeccanica: Fim, Fiom e Uilm continueranno a far sentire la propria voce: "La cassa integrazione straordinaria scadrà alla fine di questo mese e se Gammon crede di poterla prolungare sbaglia – hanno spiegato i sindacalisti -. Gammon deve darci risposte immediate e non perdere tempo. Il gruppo indiano dichiara che essere vicino a prendere in considerazione altre soluzioni ma l'unica occasione per salvare la Tosi è cogliere la proposta di Termomeccanica".

gea somazzi