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Scoiattoli grigi: «Simpatici fino a quando sono limitati a un numero accettabile»

La questione sollevata dal nostro lettore non ha ancora una soluzione, nonostante siano 8 anni durante i quali si parla del problema

Scoiattolo Grigio

Vorrei porre l’attenzione sull’invasione degli scoiattoli a Legnano. Dapprima circoscritti ai vari parchi cittadini, svago per i bambini che portavano loro da mangiare frutta secca, si sono diffusi in molte zone di Legnano.

Li trovi nei giardini privati adiacenti le abitazioni a depredare tutto ciò che sia commestibile, a scavare buche nei vasi per nascondere l’eccesso di cibo per i giorni successivi, saltare di tetto in tetto e attraversare le strade da un quartiere all’altro. Simpatici fino a quando sono limitati a un numero accettabile, molesti quando si diffondono eccessivamente. Non si può pensare ad un modo per porvi rimedio?

Alberto Biolcati


G.Somazzi – Gentile lettore purtroppo in questi anni è mancata una progettazione sul territorio per contenere la diffusione dello scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis) che minaccia non solo la vita dello scoiattolo rosso (specie autoctona), ma anche diverse altre esistenze. Non a caso il Sciurus carolinensis è ritenuto tra le 10 specie più pericolose al mondo.

Dal canto nostro è dal 2013 che documentiamo l’evolversi di questo problema: di fatto lo scoiattolo americano che tanto piace ai fruitori del parco Castello, in quanto si lascia avvicinare, è considerato una minaccia per l’ecosistema. La questione è emersa quando lo “Standing Committee” della Convenzione di Berna aveva più volte invitato l’Italia a prendere seri provvedimenti per evitare l’estinzione totale dello scoiattolo rosso e la “contaminazione” di aree verdi come la Foresta Nera. Ma niente è stato fatto.

Nel 2018 era stato annunciato da Palazzo Malinverni un nuovo masterplan finalizzato ad ottenere un quadro preciso del parco utile anche a monitorare la situazione dello scoiattolo. Ma ad oggi non ci sono novità. Secondo quanto ci ha nuovamente confermato Maurizio Finocchiaro, ex dipendente comunale legnanese dell’Ufficio Ambiente, nonché noto esperto del territorio, che tutt’ora collabora con l’Ecomuseo di Parabiago, in Lombardia non ci sono ancora progetti utili per poter fronteggiare l’invasione. Il problema appare sottovalutato dagli enti preposti. Resta la speranza di veder al più presto applicato un progetto utile per contenere questa “invasione” aliena.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Settembre 2021
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