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Covid: “Dal Governo un turbinio di colori e regole che hanno confuso un po’ tutti”

Le considerazioni di un lettore sulle restrizioni imposte per bloccare la diffusione del contagio

vaccino covid melo gallarate

E’ dal giorno 6 Novembre che il nostro governo, ci chiude, ci allenta un pochino la stretta, ci richiude ; in un turbinio di colori e regole che hanno confuso un po’ tutti.

Se dopo 60 giorni di restrizioni siamo ancora nella situazione iniziale una cosa è certa, queste misure servono a poco o niente. Alle persone che si chiedono – dove saremmo adesso se non ci fossero state queste regole ? – La risposta è semplice: se ci accontentiamo di “contenere” il dilagare del contagio allora quanto sta facendo il governo è sufficiente . Viceversa chi, a fronte di un’economia nazionale che va a rotoli, di un indebitamento pubblico colossale, di una privazione delle libertà personali per mesi e mesi senza una prospettiva certa, si aspetta di avere un progressivo ritorno verso una “vita normale” allora le misure volute dal governo sono del tutto inefficaci.

Questo ossessivo divieto di spostamento tra regioni, sembra quasi una “prova di forza” del governo centrale verso le richieste di autonomia fatte da alcune regioni (e votate dai cittadini ..) ma questo è un lungo discorso che porterebbe troppo lontano dall’argomento che vorrei trattare. Questo virus, a dispetto di quello che ci viene detto in TV ha molti aspetti sconosciuti, ad esempio come mai in un nucleo familiare un componente viene ricoverato in terapia intensiva, mentre gli altri hanno poco più di un raffreddore ? In quali contesti avviene la maggiore percentuale di contagi ? Adesso aspettiamo, come la manna dal cielo il vaccino …ma per quanto tempo sarà efficace ? Coprirà tutte le possibili mutazioni ?

Analizzando i principali provvedimenti presi dal governo.
La “zona Arancione” serve a ben poco anzi può essere peggiorativa. La maggior concentrazione di contagi avviene nelle grandi città. Ebbene questi poveri cittadini non potendo uscire dal loro comune cosa possono fare se non percorrere strade, utilizzare mezzi pubblici e frequentare locali urbani? Avete mai provato a camminare per una qualsiasi strada di Milano ed immaginare che tutte le persone contenute nei palazzi che vi stanno sovrastando da entrambi i lati scendessero in strada…. altro che “assembramento”!

Il “tasso di positività” dipende moltissimo da “chi” sottoponi a questo esame. Se si fanno solo a persone con sintomi, o conviventi con positivi il tasso non può che essere molto alto. Diversamente se si procedesse per “quartieri” in ogni città sicuramente la situazione sarebbe molto diversa.

Mascherine: ci siamo dimenticati che oltre alle “chirurgiche” esistono anche le “FFP2” (ed “FFP3” quasi introvabili)? Se il loro utilizzo fosse obbligatorio, in sostituzione delle chirurgiche, probabilmente un beneficio ne avremmo tutti .

App Immuni: ci è stata venduta come un “potente mezzo” per contrastare il contagio. Flop totale anche perchè nell’implementazione di questo software è presente una gravissima lacuna: se il mio cellulare capta la presenza di un positivo nelle vicinanze si limita ad avvertirmi . Ma come! Un positivo gira liberamente per la città con il rischio di infettare altre persone… e non vengono avvertite immediatamente dall’app stessa le strutture deputate al controllo dalle quarantene?

In questi giorni girano notizie di “restrizione dei criteri” per la definizione del colore da assegnare alle singole regioni e non di meno c’è chi parla di chiusure continuate fino a tutto marzo! Se è universalmente riconosciuto che 14 giorni sono il tempo massimo entro cui i pazienti guariscono dal virus (ovviamente non quelli ospedalizzati) e allora diamoci una mossa, dimostriamo una volta tanto che gli italiani sanno stringere i denti quando serve: che si dia un preavviso di una settimana per fare provviste e poi per 14 giorni nessuno (ma proprio nessuno) esce di casa. Tutte le persone che devono comunque lavorare (esempio produzione di energia elettrica, ospedali, fornitura di gas e acqua, nettezza urbana ecc.) devono aver fatto un tampone negativo ed essere vaccinate .

Sembra un’assurdità, ma se ci pensiamo bene invece di questo stillicidio che si protrae da mesi e mesi e produce solo debito pubblico, povertà e disgregazione della società, 14 giorni di vera e propria “sopravvivenza” e poi ne saremo fuori! O magari no perchè “gli esperti” che vediamo in TV si sono sbagliati sulla durata della contagiosità?

Passato questo breve intervallo di tempo le vaccinazioni possono riprendere al fine di consolidare il risultato.

Però poi confini chiusi ed entrano solo persone con certificato di negatività… come sta facendo la Cina che dopo averci fatto questo “regalo” è riuscita a risalire la china e adesso blocca gli occidentali (e le loro merci) senza tanti complimenti.

Roberto

Redazione
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Pubblicato il 13 Gennaio 2021
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