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LETTERE IN REDAZIONE: TORNIAMO AL CALCIO VERO, QUELLO DEI LAMERA, TALARINI, RIVA.

28 Dicembre 2008

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Riceviamo e con piacere pubblichiamo:

Egr. direttore,

seguo da parecchio tempo le vicende del Legnano Calcio e non posso non esternare il mio disappunto sulla situazione attuale di questa prestigiosa società sportiva. Disappunto dovuto alll'infelice momento in cui si dibatte la società lilla, un difficile momento però, me lo lasci dire, voluto, fortemente voluto, da chi naviga nel mondo del calcio per fare soldi alle spalle di tanti che si avvicinati al calcio solo per vera passione sportiva.

Sono tantissimi i motivi di forti dubbi che non posso non esternare, come l'esclusione voluta ad ogni costo, (ricordate l'inesistente rigore?), della nazionale Australiana dalle semifinali dei Mondiali….disputati in Germania che, probabilmente, non dovevano essere disturbate da squadre non europee.

Chissà perchè i giocatori, più da lontano vengono, più sono ‘pubblicizzati’ e osannati e, purtroppo, pagati.
Ma i soldi, da dove vengono? Perchè si cerca di allargare sempre più canali di grossi flussi di €urodivisa verso paesi lontani, lontani, lontani? Perchè si è addirittura ‘inventata’ la professione del presidente di società di calcio?

Non erano migliori i tempi quando un Moratti (parlo del Moratti padre) era presidente dell'Inter, costi quel che costi?
Perchè, oggi, un tizio un anno è il presidente del ‘Vattelapesca’ e l'anno dopo si catapulta a fare il presidente del ‘Prendotuttoio’? Perchè si spezza il Campionato in due, tre o più giornate?

Fermiamoci qui. Però, il pensiero va sempre ai soldi e la cosa non mi quadra affatto e, lo ripeto, offende la dignità di tutti noi perchè non si possono dare certe cifre solo per rincorrere un pallone e perchè un po' di presidenti fanno i soldi dopo avere letteralmente plagiato schiere di persone che, inconsapevolmente, sono costrette a seguire una certa ‘moda’ per essere alla pari quando parlano con gli amici o i compagni del quotidiano pendolarismo.

Direttore di Legnanonews, siamo seri, non si possono elargire certe cifre a  certi livelli di calcio giocato. Non mi venga a dire che è una legge di mercato! Cosa si insegna ai giovani?

E' giunto il momento di ridimensionare questo ambiente.
Se una società fallisce, la si lascia fallire ,cercando però di colpire questi presidenti di professione (parlo in generale), affinchè tornino da dove sono venuti cosi da fare tornare il calcio laddove deve tornare, alle sue storiche e prestigiose origini con calciatori veri, con polpacci non così…improvvisamente…robusti…come si vede.

Torniamo con i piedi per terra, a quel glorioso Legnano dei Riva, Palmer, Pogliana, Talarini, Lamera e tanti altri che chiedevano al proprio datore di lavoro mezza giornata di permesso per allenarsi e poi diventare campioni. Si insegni ai ragazzi del calcio di oggi che quello era ‘calcio’, quelli erano ‘veri uomini e sportivi’. Tornando a quei momenti, si cancellerebbero i presidenti di professione, i procuratori, gli affaristi e quant'altro.

E qui si ricollega la lettera dei quel tifoso che Le scrive il 27 scorso, alle ore 14,25.
Ha ragione quel signore che chiede di rispettare il passato, un passato letteralmente monumentale anche per il Legnano. In fondo all'articolo, vedo la foto (di Luigi Frigo) che ripropone quanto, spero per una svista, è stato ‘scippato’ alla tifoseria.
Se non si ritrova più quel cartello, in base alla foto di Frigo, deve essere ricostruito e posizionato ancora in bella vista con la partecipazione però di chi ama il calcio e non fa uso del calcio per interessi propri.
Caro direttore, convengo con Lei che questa è una lettera un po' frammentata però, ponderi bene le parole, la realtà è solo una: torniamo ai ragazzi dell'Oratorio, è da li che sono nati i miti dei Rivera, dei Mazzola, dei Riva, campioni che hanno insegnato a tutti che si arriva all'apice con i sacrifici e che, quando si è giunti all'apice, si deve mantenere uno stile di vita da sportivi.

Un caro saluto ed un augurio per un 2009 che segni l'inizio del ritorno del buon senso anche nel mondo del calcio.
E al tifoso che ha scritto sfogandosi per l'eliminazione di quel cimelio sportivo, il mio applauso perchè con questa lettera ha dimostrato di essere un tifoso vero e non uno di quegli attori che, spesso alla domenica negli stadi o subito fuori, sfogano tutti i loro incivili istinti repressi nella settimana, perchè, chiaramente, i datori di lavoro non tollererebbero certi atteggiamenti che poi vengono, purtroppo, emulati un po' ovunque, e lo dicono le notizie di cronaca.
Un cordiale saluto.

Lettera firmata

Qui la lettera pervenuta il 27 dicembre dal tifoso che chiede informazioni sul cartellone inneggiante allo scudetto vinto dagli allievi lilla nel 1991

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Il vecchio ingresso fatiscente del campo di via Lodi (un po' l'emblema del nostro calcio), con il cartellone citato anche in questa lettera.

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