18 Dicembre 2008

Quest’anno che volge ormai al termine ha avuto un significato particolare per il territorio dell’Alto Milanese e le sue comunità. Si è passati dalle parole ai fatti. Nel novembre 2007, infatti, veniva sottoscritto a Legnano il Patto per l’Alto Milanese, ovvero un percorso di governance dal basso innovativo, capace di lasciare alle spalle, una volta per tutte, inutili campanilismi.  Il 2008 doveva essere l’anno delle conferme.

L’anno in cui dare forza e, soprattutto, contenuti a questo cammino condiviso. Ebbene, si può oggi affermare che, trascorsi dodici mesi da quel passaggio politico istituzionale fondamentale per l’Alto Milanese, quell’obiettivo sia stato raggiunto, grazie all’impegno e alla lungimiranza dei sindaci e in particolare del Presidente della Conferenza, Gian Battista Fratus.  

Per i sindaci di questo territorio, infatti, il ritrovarsi periodicamente a discutere e confrontarsi circa le problematiche di quest’area, è diventata la regola. Una programmazione concertata per quanto riguarda le infrastrutture strategiche, le politiche abitative, il tema del turismo e dell’accoglienza, le imprese e le politiche per il lavoro. Lungo questi filoni si è sviluppata l’attività di questi mesi.

Ma, non di meno, il modello Alto Milanese ha puntato a fornire servizi sempre più adeguati e di qualità. Penso ad esempio allo Sportello Infoenergia, da qualche settimana attivo nella sede di via dei Mille a Legnano. O, ancora, l’idea che a breve diventerà realtà di uno Sportello Unico per le imprese capace di mettere in rete i singoli Sportelli già esistenti a livello comunale un’altra attività concreta intrapresa per offrire i giusti strumenti a chi è impegnato nel confermare l’antica tradizione produttiva di questo territorio.

In prospettiva, l’obiettivo numero uno, è quello allargare definitivamente a tutti i 23 Comuni del territorio questo percorso di collaborazione istituzionale. Tutto questo, naturalmente, con sullo sfondo la grande sfida di Expo 2015 che non può non essere colta fino in fondo da questo territorio che, di fatto, ne rappresenta il cuore.  In questo senso, dopo la redazione del dossier Alto Milanese nei prossimi mesi dovremo tutti insieme lavorare con ancora maggior slancio alla costruzione di progetti capaci di assicurare a quest’area un benessere socio economico duraturo e non legato al solo periodo della grande Esposizione Universale.

MATTEO MAURI