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“Fabbrica e territorio, Legnano e Altomilanese”, incontro al Leone da Perego

Si tratta del primo incontro sul tema "Il mondo in trasformazione", oggetto della mostra promossa a dicembre dal Comune di Legnano e dalla Fondazione Comunitaria Ticino Olona

Inaugurata la Mostra "Il mondo in trasformazione. Da Previsti a Siro i"

Si svolgerà venerdì 14 gennaio, alle 21, nella Sala Pagani di Palazzo Leone da Perego e tratterà di “Fabbrica e territorio, Legnano e Altomilanese”, il primo incontro sul tema “Il mondo in trasformazione”, già oggetto della mostra promossa dal Comune di Legnano e dalla Fondazione Comunitaria Ticino Olona, la cui conclusione è prevista il 27 marzo

Da Previati a Sironi, inaugurata a Legnano la mostra che racconta il Mondo in trasformazione

Alla serata, che verrà trasmessa in diretta streaming, interverranno il Direttore del Dipartimento di Storia Moderna e contemporanea dell’Università Cattolica di Milano, Pietro Cafaro, e lo storico del territorio, dell’Associazione Ttsll (Testimonianze Tecnico-Storiche del Lavoro nel Legnanese), Gianni Cattaneo, che dialogheranno con la curatrice della mostra, Elena Lissoni, e il giornalista Luigi Marinoni. Sarà una preziosa occasione per conoscere e approfondire la storia delle nostre terre e delle genti che le hanno vissute.

A un mese dalla inaugurazione della mostra, il prof. Salvatore Forte, presidente della Fondazione Comunitaria Ticino Olona, ha tracciato un bilancio della iniziativa

Uno dei nostri principali obiettivi era ed è quello di presentare opere di qualità e al tempo stesso di facile lettura, comprensibili agli esperti e agli appassionati ma anche a quelle fasce di popolazione che per la prima volta si avvicinano a questa forma d’arte. Un percorso didattico che si sofferma sui principali aspetti sociali, e non solo, del periodo preso in considerazione: la vita rurale, quella borghese, il lavoro nei campi e nelle fabbriche. Il territorio è poi valorizzato attraverso le opere degli artisti locali esposte.

Elemento di forza la presenza del gruppo dei ciceroni legnanesi, coordinati da Alessia Cartabia e Giuliana Apicella, dei tre volontari di comunità e degli studenti delle scuole secondarie superiori in alternanza scuola lavoro, coordinatori dai loro docenti, per spiegare, contestualizzare e aiutare a capire. Sono accompagnatori preparati, appassionati e competenti, tanto che più della metà dei commenti rivolge proprio a loro pensieri di gratitudine.

Con la speranza mai nascosta di portare più persone rispetto a quel Dialogo infinito con la natura che organizzammo nel 2017 e che vide ben oltre le seimila presenze.

Tenendo conto dei commenti e delle interazioni avute con i visitatori, possiamo affermare con serenità che la mostra si rivela piacevole e fruibile, apprezzata nella sua chiarezza espositiva: evento che coinvolge, emoziona, suscita ricordi e lascia la voglia di tornare per un altro giro.

Guardando a Legnano, la sezione dedicata ai “suoi” Candidi è stata particolarmente apprezzata, e ha saputo richiamare momenti di vita e tracce, spesso familiari, di visitatori improvvisatisi a loro volta guide, nel raccontare aneddoti e avvenimenti legati ai quadri e ai loro autori.

Un bilancio dunque fin qui sostanzialmente positivo cui hanno contribuito anche funzionari e dipendenti comunali, a dimostrazione di quanto sappia essere virtuosa e creare buone sinergie la collaborazione tra il pubblico (Comune di Legnano) e privato sociale (la Fondazione Comunitaria Ticino Olona), foriera di ottimi frutti quando si condividono intenti e obiettivi.

Con la riapertura delle scuole inizieranno le visite guidate per gruppi di studenti, mentre stanno per partire i laboratori didattici rivolti a grandi, piccoli e famiglie.

È inoltre in calendario una serie di incontri serali con storici e storici dell’arte per approfondire temi legati al percorso espositivo: dalla fabbrica alla società, al contesto culturale e artistico che ha generato le opere esposte. Così da comprendere meglio il nuovo modo di intendere il lavoro e il ruolo della famiglia nella società, come pure il tempo libero e lo svago in quel cambiamento che ha accompagnato un secolo e soprattutto le influenze su quello che siamo oggi.

Salvatore Forte

Redazione
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Pubblicato il 05 Gennaio 2022
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