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Rescaldina, in più di 200 a cena per svelare “Il mistero della Torre”

L'intera organizzazione e realizzazione della serata è stata curata dai ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell'Oratorio Don Bosco

Un impresario, un scenografo, quattro ballerine e un musicista. Ma sopratutto un assassino: tra di loro, infatti, c'è chi ha sparato due colpi di pistola in fronte al cavaliere, proprio quando era in procinto di offrire un contratto per un nuovo e più prestigioso ingaggio alle quattro star del musical in cartellone al Cinema Teatro La Torre…

É con questa trama avvincente che i ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell'Oratorio Don Bosco di Rescaldina hanno tenuto inchiodati alla sedia i ben 220 partecipanti alla cena con delitto dedicata a "Il mistero della Torre". I giovani dell'oratorio, in realtà, hanno fatto molto più che recitare: per la buona riuscita della serata di venerdì 21 settembre, infatti, i ragazzi – qualcuno dei quali nel frattempo è "approdato" alla scuola secondaria di secondo grado – hanno realizzato costumi e scenografie, hanno studiato ballo e recitazione, si sono occupati del servizio ai tavoli e della scelta del menù ed hanno elaborato il piano di comunicazione, quel manipolo di indizi che nelle scorse settimane ha spopolato sui social tra la curiosità del paese.

Tutto frutto dei laboratori frequentati durante le settimane di oratorio estivo da una 60ina di ragazzi – supervisionati da una 30ina di adulti -, che quest'anno sono stati protagonisti del progetto "Delitto all'Opera", sviluppato dall'Oratorio Don Bosco con il supporto economico della Fondazione Comunitaria Ticino Olona onlus nell'ambito del bando "Educare con gli oratori". Bando, quest'ultimo, finalizzato a sostenere proposte incentrate su attività socio-educative svolte dagli oratori all’interno delle parrocchie operanti nel territorio del Ticino Olona, che ha permesso alla Parrocchia SS. Bernardo e Giuseppe di ottenere un contributo di 3mila euro, pari al 50% del valore complessivo del progetto.

«Abbiamo deciso di dare vita ad una cena con delitto in oratorio per realizzare un'attività educativa che potesse coinvolgere i ragazzi della scuola secondaria di primo grado – spiega il vicario parrocchiale don Giovanni Sala –, che spesso si sentono troppo grandi per partecipare ai classici giochi ma non lo sono ancora abbastanza per poter diventare animatori. Così, per farli sentire protagonisti, abbiamo pensato, anche grazie al bando della Fondazione Comunitaria Ticino Olona, ad una serie di laboratori ai quali i ragazzi potessero partecipare in base ai loro interessi, e la risposta è stata ottima».

«Da subito abbiamo cercato di curare con attenzione ogni aspetto del progetto – continua don Giovanni Sala –: una delle idee, infatti, era proprio quella di far lavorare i nostri giovani con professionalità, e loro hanno risposto con entusiasmo. Tra le altre caratteristiche fondamentali dei laboratori, poi, abbiamo puntato sull'intergenerazionalità, per insegnare ai ragazzi a relazionarsi con gli adulti, e sul lavoro in rete, per far collaborare ogni gruppo con gli altri. Coordinare l'intero progetto non è stato semplice, ma il risultato è stato una bellissima soddisfazione».

La cena con delitto ha dato il via alla festa dell'oratorio, che proseguirà per tutto il weekend. I laboratori sviluppati dai giovani dell'oratorio, peraltro, ad ottobre avranno un altro "palcoscenico", che vedrà protagonisti i ragazzi che si sono dedicati all'organizzazione di una serie di tornei sportivi.

 

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Settembre 2018
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