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Successo della mostra Mani-Fattura

Organizzata dall’Associazione Artistica Legnanese nell’ex Manifattura di Legnano costituisce un mix affascinante per ambiente espositivo e proposte artistiche...

L’allestimento di una mostra d’arte vale quanto il contenuto creativo delle opere esposte. In tal senso, la rassegna “Mani-Fattura” organizzata dall’Associazione Artistica Legnanese in corso nell’ex Manifattura di Legnano costituisce un mix affascinante per ambiente espositivo e proposte artistiche. Caratteristiche entrambe apprezzate dal pubblico intervenuto all’inaugurazione svoltasi sabato pomeriggio 19 marzo  alla presenza dell’assessore alla cultura Umberto Silvestri. Questi ha rivolto parole di elogio per l’iniziativa inserita nelle manifestazioni di “Me car Legnan”, che nel dismesso complesso  produttivo accoglie altre mostre fotografiche e progettuali, come ha spiegato Chiara Girola impegnata a mantenere viva la seducente struttura con il sostegno del Comune. 

Fabrizio Rovesti, da anni guida del sodalizio artistico con sede presso la Famiglia Legnanese (per l’occasione rappresentata dal vice presidente Dario Dell’Acqua), ha illustrato il tema espositivo, a cominciare dall’idea del “fare  con la mano” (dal latino manu facere), che moderne teorie vogliono questo “fare” addirittura forgiatore primigenio del pensiero umano. Da tale presupposto si muovono l’installazione dello stesso Rovesti e le “Mani” di Marzia Mucchietto, mentre altre opere sembrano evocare una sorta di caos primordiale, quali i grafiti multimediali di Felice Broggi, la pittura magmatica di Mario Battimiello e di Lucia Sanavio, il groviglio globale di Liliana Vivian. Caos ricomposto nelle strutture polimateriche cartacee di Dario Zaffaroni e lignee di Francesco Cucci, che realizza “in situ” un grandioso manufatto “archeometrico” (con neon) che chiude sul fondo lo spazio espositivo.  

Altri manufatti sono investigati nelle elaborazioni tessili di Silvia Cibaldi, Maria Teresa Fata, Marinella Lattuada e Mariuccia Secol, negli assemblaggi di scarti metallici di Edegildo Zava, nel materiale di recupero di Filippo Bonzi, nel collage di pelli di Roberto Trucco. Diversi pittori interpretano la vita della fabbrica come luogo di lavoro, Primo Guanziroli, come vissuto umano – Piero Adobati, Armando Grassini, Antonio Mancini –  come memoria di simboli, Giancarlo Biffi e Gianfranco Leva. Sono altre semine creative l’installazione metaforica dI Annalisa Mitrano, l’ironico piccolo dipinto di Ettore Bottigelli, le immagini post-industria di Livio Borghi, la surreale foto-pittura di Giorgio Trucco, la maschera di Joseph Desirè Kamga e l’ironica immagine-affermazione di Carlo Buzzi “l’arte me la faccio io”… con la pennellessa.    

Prossimo appuntamento: sabato 2 aprile (15-18.30) e domenica 3 (10-12 / 15-18.30), ex Manifattura di Legnano, ingresso via Palestro 36, Legnano.        

In totale nel fine settimana del 19-20 marzo hanno visitato la Manifattura 441 persone.  

Redazione
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Pubblicato il 22 Marzo 2016
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