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Sanzioni e interessi azzerati su tasse e multe non pagate, la sanatoria è online

Un'occasione per i contribuenti di regolarizzare la propria situazione fiscale. Ecco tutto quello che c'è da sapere della rottamazione quater

Rottamazione Tasse 2023

Le vecchie cartelle esattoriali non pagate (tasse e multe) si potranno pagare online senza sanzioni, interessi e aggi. Si tratta di una novità che prende il via da sabato 21 gennaio e rientra nell’ultima legge di Bilancio 2023. Di fatto è una rottamazione quater per i carichi affidati alla riscossione dal 2000 al 30 giugno 2022. Per togliere dubbi e perplessità l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha reso noti i dettagli per presentare la domanda di adesione alla sanatoria (clicca sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it) e ha fornito risposte alle domande più frequenti (clicca qui per consultare le Faq). Entrando nello specifico emerge che la sanatoria includerà le multe stradali con uno sconto sull’aggio mentre la sanzione e gli interessi resteranno invariati. Le regole in questione sono valide anche per i carichi che prevedono solo sanzioni. È quindi un’occasione per i contribuenti di regolarizzare la propria situazione fiscale. Nei chiarimenti è specificato che non rientrano in quest’agevolazione i carichi relativi alle risorse proprie dell’Unione Europea e all’Iva riscossa all’importazione, i recuperi degli aiuti di Stato, i crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti e multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.

Presentazione della domanda

La domanda di adesione alla rottamazione quater dovrà essere presentata (o eventualmente integrata se già presentata) entro il 30 aprile 2023. Sono previste due modalità alternative per presentare la domanda: in area riservata, con le credenziali Spid, Cie e Carta Nazionale dei Servizi. Qui si potrà verificare la propria posizione e indicare le cartelle/avvisi per i quali si intende beneficiare delle misure introdotte. Oppure si potrà utilizzare l’area pubblica compilando un apposito form in ogni sua parte e allegando la documentazione di riconoscimento. Sarà necessario specificare l’indirizzo e-mail, per ottenere la ricevuta della domanda di adesione.

Modalità di pagamento

È prevista la possibilità di pagare l’importo dovuto a titolo di Definizione agevolata in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2023. Oppure, in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive (con il tasso di interesse del 2%), di cui le prime due con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre 2023. Le restanti 16 rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate entro il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La prima e la seconda rata saranno pari al 10% delle somme complessivamente dovute a titolo di Definizione agevolata, le restanti rate invece saranno, tra loro, di pari importo. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2 per cento annuo, a decorrere dal 1° agosto 2023. La scelta del numero delle rate dovrà essere indicata nella domanda di adesione.  I pagamenti dovranno avvenire secondo le date di scadenza riportate sulla “Comunicazione delle somme dovute” che Agenzia delle entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2023 unitamente ai moduli di pagamento.

Se pago in ritardo?

In caso di omesso ovvero insufficiente o tardivo versamento, superiore a cinque giorni, dell’unica rata ovvero di una di quelle in cui è stato dilazionato il pagamento, la Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”) risulta inefficace e i versamenti effettuati sono considerati a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto.

Carichi delle Casse/Enti previdenziali di diritto privato

La Legge n. 197/2022 prevede che possano rientrare nella Definizione agevolata solo dopo apposita delibera di tali enti creditori pubblicata entro il 31 gennaio 2023 sul proprio sito internet e comunicata, entro la stessa data, ad Agenzia delle entrate-Riscossione mediante posta elettronica certificata.

Lo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro affidati agli agenti della riscossione

La L. 197/2022 propone al comma 222 e ss. anche una disposizione inerente l’annullamento automatico dei debiti affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 di importo residuo comprensivo di capitale, interessi e sanzioni non superiore a 1.000 euro.

“Fisco e tasse in pillole” la rubrica per aggiornare i lettori sulle scadenze e le novità relative al mondo fiscale e tributario con la consulenza dei commercialisti dello “Studio Penati” di Legnano

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi con attenzione.
Pubblicato il 21 Gennaio 2023
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