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Stato di agitazione per i lavoratori di ITX Italia srl sotto insegne come Zara Home, Bershka

La trattativa del rinnovo del contratto integrativo aziendale di ITX Italia srl è in fase di stallo. Coinvolti lavoratori anche dell'Alto Milanese

sindacati

La trattativa del rinnovo del contratto integrativo aziendale di ITX Italia srl per le insegne Zara, Zara Home, Bershka, Pull & Bear, Massimo Dutti, Stradivarius e Oysho, è in fase di stallo. Ad annunciarlo oggi, giovedì 4 agosto, sono i sindacalisti della Filcams, Fisascat e Uiltucs. Questa situazione di fermo, che coinvolge anche il territorio dell’Alto Milanese, secondo le parti sindacali è dovuto all’indisponibilità dell’azienda di «concordare con le organizzazioni sindacali istituti di premialità a beneficio delle lavoratrici e dei lavoratori che da oltre 2 anni stanno svolgendo modifiche di mansioni, ore supplementari, straordinari dovute all’aumento consistente degli accessi nei negozi e alle richieste aziendali aggiuntive sollecitate soventemente». Visto che, oltretutto, lavorare in questi negozi è diventato «troppo gravoso, tanto da non riuscire a ricevere conferma nelle nuove assunzioni» sindacati e lavoratori hanno dichiarato lo stato di agitazione.

Come sottolineano i sindacalisti Itx Italia srl sta registrando «fatturati milionari in tutto il mondo e non vuole condividere con tutti i lavoratori, i quali ne sono i principali artefici, gli ottimi risultati ottenuti dagli stessi.  In questo scenario l’attivazione della contrattazione integrativa è una pratica democratica che è stata attivata da Filcams, Fisascat e Uiltucs al fine di trovare un equilibrio sostenibile con le esigenze dei lavoratori e dell’azienda ma la modalità di quest’ultima di dichiarare di non essere nelle condizioni di poter aggiungere istituiti di premialità, senza se e senza ma, sta a significare solamente il non riconoscere ai lavoratori tutto l’impegno richiesto e profuso in questi 2 anni». Per questi motivi, durante l’ultimo incontro del 26 luglio, unitamente al coordinamento unitario del 3 agosto scorso o rappresentanti di Filcams, Fisascat e Uiltucs e i lavoratori hanno «proclamato lo stato d’agitazione a livello nazionale al fine di far comprendere all’azienda le difficoltà che quotidianamente le lavoratrici ed i lavoratori affrontano, unitamente ai loro sacrifici ed ai risultati raggiunti che ad oggi l’azienda non vuole valorizzare».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 04 Agosto 2022
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