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Confcommercio Lombardia: “Black Friday non sia il venerdì nero del commercio fisico”

Il venerdì degli sconti in Lombardia vale 313 milioni un quinto del totale nazionale. Tre consigli della Confcommercio lombarda

Legnano eventi

“Il Black Friday e il Cyber Monday sono pratiche di importazione, entrate nella globalizzazione delle modalità di consumo: non vanno demonizzate, ma occorre fare acquisti consapevoli”. E’ l’invito di Carlo Massoletti, vicepresidente di Confcommercio Lombardia, in vista di domani, venerdì degli sconti. In Lombardia il Black Friday, vale quest’anno 313 milioni, un quinto del totale nazionale.

“E’ innegabile che il canale del commercio on line rappresenti oggi una quota preponderante degli acquisti, ma è altrettanto vero che la ricorrenza può diventare un’opportunità anche per il commercio tradizionale. Perché non dimentichiamo che è possibile acquistare anche in moltissime attività commerciali che sono chiuse, ma che associano ad accattivanti vetrine anche siti e-commerce e vendite personalizzate”.

“E’ importante ricordare che il canale del commercio online può e deve essere complementare all’acquisto tradizionale” sottolinea Massoletti. “Anche i nostri comparti, d’altronde, si sono attrezzati: la digitalizzazione delle imprese, che hanno affrontato gli ultimi mesi con spirito proattivo, cresce al ritmo del 280%. Questo cambio di paradigma deve però verificarsi in un regime di giusta concorrenza e di regole uguali per tutti; per questo sosteniamo da tempo la necessità di una web-tax per una tassazione più equa verso i colossi dell’e-commerce”.

“L’acquisto deve essere sempre un momento di gioia e di soddisfazione. E non sempre scegliere on-line è semplice” ricorda Massoletti.

Tre consigli dunque per il Black Friday: “In primo luogo, attenzione all’acquisto di impulso. Anche quando alcuni negozi sono fisicamente chiusi per le restrizioni, è possibile ricevere consigli dai negozianti, per esempio attraverso i canali social delle attività che conosciamo, e valutare attentamente ciò che si compra. In secondo luogo, diamo il giusto valore alla qualità dei prodotti, difficilmente valutabile solo con un clic online su piattaforme impersonali. Terzo, non cediamo in facili tentazioni: ricordiamo che non sempre, cercando il risparmio esagerato, si risparmia per davvero”.

“Davanti all’allentamento delle reti relazionali, non ci stancheremo mai di ricordarlo, niente potrà mai sostituire davvero l’esperienza dell’acquisto dal vivo” conclude Massoletti “il valore rappresentato dai negozi delle nostre città resta sempre più un patrimonio inestimabile”.

Redazione
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Pubblicato il 26 Novembre 2020
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