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Coronavirus, Azienda So.LE lancia l’educativa a distanza per seguire minori e famiglie

Oltre 300 utenti dei servizi di assistenza educativa scolatisca ed educativa domiciliare minori sono ora in contatto con gli educatori grazie alle piattaforme per videochiamate  

Per continuare a garantire l'assistenza educativa scolastica e l'educativa domiciliare minori Azienda So.Le lancia l'educativa a distanza. L’obiettivo è continuare a garantire due servizi che contano 364 utenti complessivi, la cui normale modalità di erogazione, a scuola e a casa rispettivamente, era diventata impossibile a seguito delle ordinanze emesse a marzo per contrastare la diffusione del coronavirus. La soluzione adottata si basa su un dispositivo pedagogico messo a punto con gli enti del terzo settore accreditati e le famiglie dei minori utenti dei servizi che sfrutta le potenzialità delle piattaforme e dei dispositivi per le videochiamate. 

Ad approntarla, da parte di Azienda So.LE, le coordinatrici dei servizi: per l'assistenza educativa scolastica Sofia Carbonero e Laura Meneghin, per l'educativa domiciliare minori Valentina Panigo e Carbonero nel ruolo di super-visore pedagogico.

«All’inizio dell’emergenza siamo partiti con una sola ora di educativa da remoto alla settimana con le famiglie che hanno accettato la nostra proposta – spiega Panigo –. Dopo un paio di settimane abbiamo incontrato le cooperative che svolgono il servizio per fare il punto sui risultati e sul prosieguo, perché era chiaro che l’emergenza sarebbe durata e che, in condizione di convivenza forzata, la situazione di famiglie che già presentano problematicità sarebbe potuta diventare più critica. Da quel confronto è emersa la buona accoglienza del servizio da parte delle famiglie, quindi l’opportunità di incrementarlo sino a raggiungere il monte ore previsto. Naturalmente gli strumenti hanno richiesto un adattamento dell’attività normalmente svolta e questo è stato il risultato di un lavoro di coprogettazione fra Azienda, cooperative e famiglie che sta dando i suoi frutti». L’adattamento, reso necessario dalla modalità in remoto, ha influito tanto sul lavoro svolto dagli educatori con i minori, che è stato ristudiato ad hoc, quanto nel rapporto con le famiglie.

[pubblicita]«Riprogettare a distanza i servizi di educativa significa considerare anche la situazione inedita che il minore sta vivendo nella sua casa e con la sua famiglia – spiega Carbonero -. In questo momento l’educatore deve aiutare gli utenti a strutturare il tempo che hanno a disposizione, quindi, oltre alle attività e alle proposte che farebbe normalmente, oggi più che mai, deve mettere al centro i bisogni che emergono nel contesto familiare. Lo sguardo sulla persona deve quindi diventare più complessivo. Quello che era un progetto sperimentale, con tutte le incognite legate alla situazione straordinaria che stiamo vivendo, ha trovato una risposta positiva nell’utenza, ed è in forza di questa che, d’accordo con i Comuni e a fronte di un progetto sostenibile e senza aggravi di costo, abbiamo ampliato il monte ore. Questo impegno ci sta permettendo di ricavare indicazioni di lavoro preziose che vanno ad arricchire un patrimonio di conoscenza ed esperienza che potremo valorizzare anche una volta terminata l’emergenza». 

Nello specifico l’assistenza educativa scolastica, servizio a favore degli alunni con disabilità o con forme di difficoltà scolastiche e delle loro famiglie che Azienda So.LE gestisce in sei Comuni del Legnanese (Dairago, Busto Garolfo, Canegrate, Cerro Maggiore, San Giorgio su Legnano e Parabiago), conta 280 utenti, il 95% dei quali ha aderito alla modalità a distanza. Il team di Azienda So.LE è composto dalle due coordinatrici, uno psicologo e cinque pedagogisti.

L’educativa domiciliare minorile, servizio rivolto a minori in situazioni di disagio sociale, fragilità o a rischio di emarginazione e alle loro famiglie che, in una fase della vita, possono trovarsi in difficoltà nello svolgimento delle loro funzioni genitoriali ed educative, conta, invece, 84 utenti e riguarda sei Comuni del Legnanese (San Giorgio, Parabiago, Rescaldina, Busto Garolfo, Canegrate, Dairago). Il 75% dell’utenza ha accettato la modalità a distanza. Il team di Azienda So.LE è composto dalle due coordinatori e da tre pedagogisti. Da ricordare che l’attivazione dell’educativia domiciliare minorele è, in certi casi, volontaria, in altri prescritta dall’autorità giudiziaria.

«Restare vicini ai minori che seguiamo abitualmente anche in questo periodo di emergenza è stato apprezzato dalle famiglie – conclude Meneghin -. L’impressione che ci riferiscono gli educatori è che le famiglie attendano il momento del contatto e che gli spazi di confronto che si sono ricavati con l’educativa a distanza si stiano rivelando proficui. Ma il supporto psicoeducativo che Azienda So.LE vuole offrire in un momento contrassegnato da particolare difficoltà e isolamento sociale si sostanzia anche di un'altra iniziativa partita ad aprile. In collaborazione con i sei Comuni che aderiscono all’assistenza educativa domiciliare, offriamo, infatti, alla cittadinanza uno sportello psicopedagogico di sostegno alle famiglie; servizio che è condotto dagli psicopedagogisti di Azienda già operanti sul territorio e nelle scuole». 

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Aprile 2020
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