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Quando il nome di Legnano solcava le acque del Lago Maggiore e del Mediterraneo

Il nome Legnano è stato dato a due imbarcazioni: un battello che ha navigato sul Lago maggiore e un posamine impegnato nell'Egeo nella seconda guerra mondiale

[pubblicita]Come insegna il Canto degli italiani, il nome di Legnano era un tempo molto significativo, nell’Italia che nasceva dal Risorgimento. Nessuna sorpresa, dunque, nello scoprire che anche una nave della Marina Militare portasse il nome della Città del carroccio. Ma non è l’unico caso di imbarcazione dedicata alla città: dagli archivi infatti spunta anche un battello sul Lago Maggiore, di certo più inatteso.

Anzi: fu questa la prima imbarcazione a celebrare la città che anticipò la lotta nazionale italiana. Insieme ad altre quattro gemelle, la motonave “Legnano” fu costruita nel 1922 (a Monfalcone, nell’Adriatico) e poteva trasportare 250 persone: entrò in servizio sul Lago Maggiore l’anno successivo. La flotta italiana e quella svizzera allora celebravano, nei nomi, località del lago e strizzavano l’occhio al fascino dei giardini del lago (con le navi “Azalea”, “Camelia”, “Mimosa”), ma poche altre località ebbero l’onore di dare il nome ad un battello: tre piroscafi del 1912-13 portarono il nome di “Milano”, “Torino” e “Genova”, altri due di qualche anno più vecchi celebravano “Como” e “Novara”, quest’ultimo capoluogo della provincia che copriva allora l’intera sponda occidentale italiana del lago.

E la nave militare? Nacque qualche anno dopo il battello, nel 1927: era una nave posamine, incaricata cioè di portare al largo le mine che rimanevano poi in agguato sott’acqua. In realtà fu impiegata per altre funzioni, tra cui quella di nave per il trasporto del governatore del Dodecaneso, vale a dire l’arcipelago di isole greche dell’Egeo che faceva parte (allora) del territorio italiano. Proprio nell’Egeo combatté anche nella seconda guerra mondiale, fino alla battaglia dell’isola di Lero, quando dopo l’armistizio dell’8 settembre gli italiani (insieme agli inglesi) combatterono per giorni contro le truppe naziste. E proprio qui arrivò la fine della povera nave Legnano, affondata deali “Stukas”, i micidili bombardieri in picchiata tedeschi.

Quanto alla motonave “Legnano”, invece, continuò il suo servizio sul Lago Maggiore. E le foto ci restituiscono la bella atmosfera di allora, quando il lago – assai più di oggi – era località mondana e frequentata da visitatori da tutta Europa.

(Roberto Morandi)

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Aprile 2020
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